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Roma. Le Colonne del Tempio. Marcello Fagiolo: «Palladio, Borromini, Wren: tre Massoni che cercarono il sacro nelle forme dell'Arte...»
Davanti le Telecamere di ParvapoliS Marcello Fagiolo, docente di Storia dell'Architettura
all'università di Firenze, in occasione della presentazione del libro di Stefania Tuzi
«Le Colonne e il Tempio di Salomone» a cura del Servizio Biblioteca del Grande
Oriente d'Italia. Lei del volume ha curato anche la prefazione...
«Stefania Tuzi è una mia allieva e fa sempre molto piacere condividere il successo di
un discepolo, specie dopo sette anni di ricerche appassionate e tanto produttive.
Il Tempio di Salomone e le sue colonne rappresentano uno dei repertori iconografici
più ricchi dell'architettura universale e certamente il progetto di dare omogeneità a
un orizzonte di tale portata si è rivelato tutt'altro che semplice. Ovviamente è stato
necessario delimitare il campo di studi. Molta parte del saggio si è concentrata sulla
tipica colonna tortile del manierismo di fine XVI secolo, ma un largo spazio è
stato concesso anche alla prosecuzione e allo sviluppo di questa tipologia in America Latina».
Una simbologia comune alle tre religioni del Libro ma anche alla Massoneria...
«Sì, non dimentichiamo che la moderna Massoneria speculativa è erede di secoli
di operatività architettonica. Ed io in Italia sono stato tra i primi ad occuparmi
del rapporto tra Architettura e Massoneria. Abbiamo la Massoneria che costruisce fisicamente
cattedrali, quindi, ed una serie di personaggi di cui ho riconosciuto "iniziati"
di grandissimo valore nel campo della costruzione sacra. Palladio, Wren, Borromini.
Palladio in particolare diventerà l'architetto chiave della Massoneria.
Borromini da scalpellino e capomastro affermerà la sua maestria proprio nel segno
delle architetture sacre. Il Tempio è la loro poetica, operativa e costruttiva così
come iniziatica e speculativa. Il Tempio di Salomone, una volta distrutto dà
origine ad un mito, massonico ed artistico, ancora più forte: la sua ricostruzione».
Palladio, Wren e Borromini massoni... «C'è una forma di pensiero tutta ellenistica,
neoplatonica, orgogliosamente iniziatica che non è aliena anche dall'architettura
del secondo Tempio, quello di Zorobabele ed Erode, che si impianta anche nell'arte e diventa
un modello persino per Gianlorenzo Bernini ed il suo Baldacchino di San Pietro commissionatogli
a 26 anni». Dall'analogia tra arte ed interpretazione simbolica è nata l'idea di
presentare il libro proprio a Villa Medici il Vascello, la sede della Massoneria
Italiana... «Il Tempio caro a tre religioni è anche la casa dell'esoterismo
legato al mondo della costruzione. Alla Massoneria così come alla Qabalah che fa
della costruzione e dell'arte uno dei pilastri della sua architettura filosofica».
Sara Fedeli
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