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Priverno. Ambiente. Lucilla Pagliaroli (Rifondazione Comunista): «Non si interviene con risposte mirate per arginare il problema delle discariche»

Lucilla Pagliaroli a nome del Circolo di Rifondazione Comunista locale interviene sulla questione ambientale di Priverno: "Bisogna constatare che ad un anno di distanza dall'insediamento dell'amministrazione di centro-destra guidata da Umberto Macci il bilancio degli interventi, e delle politiche attuate nell'ambito del nostro comune è nettamente negativo. Tra i tanti problemi irrisolti e per quali non si cercano soluzioni spicca quello relativo alle politiche di tutela ambientale e di valorizzazione del nostro territorio. La situazione delle tante risorse naturali di cui il nostro comune è ricco risulta essere catastrofica. Non si interviene con risposte mirate per arginare il problema delle discariche a cielo aperto sparse nei canali, nei boschi, nelle campagne. Non si attua né una politica di sensibilizzazione dei cittadini, né si predispone un più efficiente servizio di raccolta dei rifiuti pesanti. Tutto questo mentre gli utenti continuano a pagare bollette dell'immondizia esorbitanti senza ottenere in cambio dei servizi adeguati. Ancora: la raccolta differenziata, che è una delle soluzioni più efficaci, continua ad essere sostanzialmente inattuata. Non sono stati neanche predisposti progetti credibili di valorizzazione delle risorse boschive che potrebbero rappresentare una grande opportunità per lo sviluppo e la crescita del nostro paese. La situazione del fiume Amaseno continua ad essere quella di sempre: il corso d'acqua è inquinato, abbandonato e lasciato a se stesso. Quello che rappresenta un pezzo della nostra storia, per quello che ha significato per il nostro comune, viene dimenticato: mentre solo qualche anno fa si era parlato addirittura di un parco naturale dell'Amaseno. C'è poi la situazione delle cave: intere parti delle aree collinari continuano ad essere distrutte, ma il comune nel momento in cui le cave vengono dismesse non attua dei progetti di rimboschimento e di recupero di quelle aree devastate. Senza contare che ultimamente il nostro territorio è stato attraversato e deturpato da due arterie stradali che oltre a mentre in ginocchio attività agricole e commerciali, rischiano anche di creare dei disagi per i cittadini. Gli esempi potrebbero continuare all'infinito, ma quello che mi preme sottolineare è che viene trascurata una prospettiva importante per il futuro del nostro comune che potrebbe incrementare il turismo, far crescere le attività connesse al turismo, dare una prospettiva occupazionale ai precari del comune e ai tanti giovani e disoccupati. C'è bisogno di indicare per il nostro comune uno sviluppo sostenibile ed eco-compatibile che rispetti e valorizzi il territorio dando delle opportunità ai cittadini mediante: la garanzia della conservazione di habitat naturali, la salvaguardia del patrimonio faunistico, un programma per la tutela degli animali, la cura del territorio, il recupero di zone maggiormente degradate, puntando anche al risparmio energetico, alle energie alternative, alla raccolta differenziata e al riciclaggio dei rifiuti».

Elisabetta Rizzo


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