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Latina. Oggi la Giornata Mondiale della Massoneria. Gustavo Raffi: «Decisa a maggio a Santiago del Cile, era già stata suggerita da Pannella»

Davanti le Telecamere di ParvapoliS Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia di Palazzo Giustiniani, la Massoneria Italiana. Oggi, in tutto il mondo, si celebra la prima festa della Massoneria... «Sì, la "Giornata della Fratellanza Universale Massonica" è stata deliberata nel corso della VII Conferenza Mondiale delle Grandi Logge di Santiago del Cile alla quale abbiamo preso parte, assieme a una settantina di Grandi Logge regolari provenienti da tutto il mondo. È una iniziativa importante per ricordare a tutti il prestigio e l'importanza della nostra istituzione nel mondo. Non posso certo vantare la paternità dell'idea, ma erano anni che ero sollecitato in questo senso anche da parte del mondo politico. In occasione dei quattrocento anni dalla morte di Giordano Bruno, uno dei momenti in cui le logge italiane sono scese in piazza a Campo de Fiori per ricordare quello che per noi, oltre che un grande filosofo, è un martire del libero pensiero, l'onorevole Marco Pannella mi chiese: "Perché non facciamo in Italia una festa in onore della Massoneria?"». Cosa è in programma? «Non ci sono iniziative particolari perché in poco più di un mese non riuscivamo ad organizzare qualcosa di degno. Proseguono le nostre attività ordinarie in tutta Italia, i nostri incontri culturali, i nostri convegni. Sempre di altissimo livello: abbiamo ospitato premi Nobel, capi religiosi, docenti universitari, scrittori e giornalisti. Dall'anno prossimo il 24 giugno sarà adeguatamente ricordato». Ma l'anno prossimo per il Grande Oriente sarà un anno un po' speciale... «Sono duecento anni che esistiamo. Sono un po' pesanti, vediamo di smaltirli bene, con iniziative serie. D'altra parte, e lo dico con orgoglio, facciamo solo iniziative serie».
Misteriose ed antichissime sono le origini della Massoneria. Secondo lo storico Carlo Francovich si risale agli esseni, ai pitagorici, ai misteri dell'antichità classica, passando per i templari. Le origini meno remote, ma storicamente documentate, ci riportano alle corporazioni medievali dei maestri comacini, ai costruttori di cattedrali, alle associazioni di mestiere. La gilda è sopravvissuta per secoli, soprattutto in Inghilterra, dove entrarono a far parte, per un certo snobismo, oppure perché attratti dai principi di fratellanza, anche nobili ed intellettuali: i cosiddetti "accettati". Col tempo, nel generale decadere delle corporazioni artigiane, i "liberi muratori accettati" finirono per prevalere su quelli esercitanti il mestiere. Le logge, sempre orientate a fini ad un tempo speculativi e mondani, persero progressivamente il loro carattere operativo, pur conservando rituali e simbolismo dell'arte muratoria. Nel 1717, a Londra, quattro logge si fusero insieme dando vita per la prima volta ad una obbedienza nazionale (l'odierno Grande Oriente o Gran Loggia) e sancendo definitivamente la morte del lato operativo. La Massoneria Moderna si diffonde rapidamente in tutto il continente vantando l'adesione anche di principi e capi di stato come il futuro imperatore Francesco Stefano di Lorena e il re di Prussia Federico II. Per i suoi caratteri democratici, liberali e progressisti la Massoneria conquista il nuovo continente con esponenti di primissimo piano tra cui George Washington e Beniamino Franklin. Il settecento è il secolo d'oro per la Massoneria, anche su un piano strettamente culturale. Basti pensare all'Encyclopédie, o alle opere del "fratello" Goethe, la cui poetica è continuamente influenzata da problematiche ed ideali massonici. Nel mondo tedesco la Massoneria ispirò a Lessing i dialoghi "Ernst e Falk" e a Fichte la "Filosofia della Massoneria". Complessa allegoria massonica è "Il Flauto magico" del fratello Mozart (ma furono massoni anche Beethoven, Haydn e più tardi Sibelius) che compose numerosi altri canti massonici. Un contributo all'evoluzione della Massoneria in senso spiritualista fu dato da Joseph de Maistre. Per il suo carattere iniziatico, ma ancora di più per il suo atteggiamento tollerante e antisettario la Massoneria dovette affrontare l'avversione della chiesa cattolica che, accusandola di "relativismo", la scomunicò più volte, a partire dal 1738. La posizione del Vaticano dette origine a vere e proprie persecuzioni come quelle a Tommaso Crudeli a Firenze (1740), le repressioni antimassoniche a Napoli (1755) e Venezia (1755). Forse anche queste campagne ebbero il merito di accreditare la Massoneria come grande forza laica, di "incontro tra le genti". Carlo Goldoni ne scrisse un'apologia nella commedia "Le donne curiose" (dove la Massoneria veniva chiamata la Compagnia de li Galantomeni). La Massoneria ispirò anche i principi e i valori della Rivoluzione Francese. La pubblicistica antimassonica di stampo cattolico provò ad addebitare all'istituzione liberomuratoria le responsabilità del periodo del terrore, in nome di un fantomatico "complotto" cosa del tutto falsa se si considera oltretutto che sulla ghigliottina morì Luigi Filippo d'Orleans, Gran Maestro del Grande Oriente di Francia. Sempre di questo periodo le adesioni alla Massoneria degli "idealisti", Shelling oltre al già citato Fichte. E di Voltaire e Montesquieu.
In Italia in Grande Oriente viene fondato nel 1805 e primo Gran Maestro è Eugenio de Behaurmais, vicerè del Regno d'Italia e figliastro di Napoleone. Nel sud d'Italia saranno Gran Maestri Giuseppe Napoleone e Gioacchino Murat. Se in Inghilterra e nei paesi scandinavi i vertici della Massoneria sono in genere membri della casa reale (l'attuale Gran Maestro inglese è il Duca di Kent) l'Italia liberomuratoria è in genere di carattere e composizione borghese. Il Congresso di Vienna e la restaurazione degli assolutismi, nel 1815, sanciranno una delle più grandi crisi della Massoneria europea costretta in molti paesi alla clandestinità. In Italia diventerà centro di attrazione diretto o indiretto per tutti gli eroi del risorgimento: da Giuseppe Garibaldi (che fu Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia per dieci mesi) a Camillo Benso Conte di Cavour (a cui solo la morte, nel 1861, impedì la Gran Maestranza), a Giuseppe Mazzini. Se però il ruolo reale della Massoneria nel Risorgimento fu importante ma non determinante, il secolo d'oro in Italia fu il cinquantennio successivo alla presa di Roma (e fino alle soglie dell'avvento del Fascismo) quando transitò per le logge gran parte del milieu politico e culturale dell'Italia liberale: da Francesco Crispi ad Agostino de Pretis, da Adriano Lemmi ad Andrea Costa, da Ernesto Nathan a Giovanni Amendola, da Giuseppe Zanardelli a Giosuè Carducci, da Giovanni Pascoli a Gabriele D'Annunzio. Disciolta e perseguitata dal Fascismo (che ne devastò le sedi in tutta Italia e che sequestrò la sede, Palazzo Giustiniani, che non sarà mai più restituita ai legittimi proprietari: oggi è occupato "abusivamente" dalla presidenza del Senato della Repubblica) per il suo carattere democratico e cosmopolita (furono massoni Winston Churchill ed Harry Truman, presidente degli Usa e Gran Maestro della Gran Loggia del Missouri), si ricostituì nel territorio nazionale a partire dal 1945. Fu proprio Truman che ideò e presiedette una commissione per supervisionare la (ri)costituzione del Grande Oriente d'Italia. Personaggi di grande prestigio continuarono ad accorrere "tra le colonne" tra cui il grande Totò, Maestro Venerabile della Rispettabile Loggia Fulgor Artis che frequentò fino alla fine dei suoi giorni. E proprio ad un utensile proprio della tradizione muratoria è dedicata una delle sue poesie più belle: a' livella, dove sono riconoscibili tantissime tematiche care alla Massoneria: l'uguaglianza e il destino dell'uomo dopo la morte. A partire dallo "scandalo" della Loggia P2 (a cui aderirono personaggi di spicco tra cui Silvio Berlusconi, Angelo Rizzoli, editore del Corriere della Sera, Maurizio Costanzo, Roberto Gervaso), una pagina che ancora appartiene più all'attualità che alla storia, la Massoneria italiana è stata più volte vittima di campagne stampa diffamatorie e denigratorie, che hanno approfittato di una totale disinformazione sull'argomento da parte dell'opinione pubblica. Frettolose e spettacolari indagini e inchieste della Magistratura, conclusasi con un'archiviazione con una condanna per la Magistratura Italiana da parte di Strasburgo, hanno provveduto a sporcare, ingiustamente, l'immagine di una delle istituzioni più prestigiose e ricche di storia del nostro paese. Le gran maestranze di Virgilio Gaito, prima, ed oggi di Gustavo Raffi sono orientate anche e soprattutto a far conoscere ai "profani" la Massoneria. Slogan di un importante meeting massonico fu: "La Massoneria cambia le idee del mondo, cambia le tue idee sulla Massoneria".

Sara Fedeli

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