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Gaeta. L'analisi del voto. Beniamino Gallinaro: «Credo che dobbiamo ragionare con serietà attorno ai numeri delle passate elezioni»
Continuano le analisi del voto. Un nuovo intervento arriva oggi da Beniamino Gallinaro dei Verdi di Gaeta.
«Il risultato elettorale del 12 giugno è stato letto dal centrosinistra come un dato di sostanziale tenuta o, addirittura di ripresa.
Credo che invece bisogna discutere ampiamente e senza toni propagandistici .
Quel che è indubbio è che la destra a Formia e Gaeta non ha vinto.
Confrontiamo i dati delle elezioni comunali di Formia e Gaeta con i dati delle provinciali.
A Formia il centrodestra ( così come si è articolato a livello di governo) alle comunali dell’anno scorso aveva preso complessivamente 14089 voti mentre alle provinciali prende 10385 voti: Una differenza secca di 3704 voti.
Il centrosinistra alle comunali prese 8581 voti mentre alle provinciali prende 7690 voti. Una differenza di 1469 voti.
Bartolomeo come candidato a sindaco prese al 1 turno 10146 voti mentre come candidato presidente ha preso 9163 voti. Una differenza di 983 voti.
Analogo è il discorso per Gaeta
Il centrodestra alle comunali del 2002 aveva preso 8675 voti mentre alle provinciali prende 6786 voti. Una differenza di 1889 voti.
Il centrosinistra alle elezioni comunali prende complessivamente 4988 voti mentre alle provinciali prende 4561 voti. Una differenza di 427 voti.
I dati sicuramente dimostrano la netta perdita di consenso del centrodestra ma ahimè dimostrano anche che la tenuta percentuale del centrosinistra è correlata ad un calo di consensi rispetto alle precedenti comunali. Qualcuno è disposto ad interrogarsi, al di là della facile polemica sul maggior numero di candidati presenti alle comunali che quindi tirano più voti, sul perché il centrosinistra nella nostra zona ( ma il discorso vale pari pari per la provincia) pur di fronte ai disastri compiuti dal centrodestra non riesce a guadagnare nuovi consensi?
Bisogna incominciare a gridare con forza che il centrosinistra per essere competitivo deve privilegiare la logica della partecipazione ed abbandonare il mito della politica come marketing. Siamo diventati i partiti dei comunicati stampa e dell’organizzazione del senso comune. Organizzare la partecipazione ai temi della comunità locale costa fatica ma è fondamentale per ripartire seriamente. Questo, a maggior ragione, vale per il Comune, Formia, in cui il centrosinistra amministra. Facciamo partire seriamente, non solo sui surrogati, programmi di partecipazione come il Bilancio partecipativo e l’Agenda 21 locale. Facciamone il nostro tratto distintivo.
Basta con i politicismi ed i tatticismi. La politica si fa sulla chiarezza dei contenuti,degli schieramenti e degli….attori.
Non è allora casuale che le uniche forze del centrosinistra premiate con un aumento dei voti siano state Verdi, Rifondazione Comunista, Comunisti Italiani.
Un’ultima annotazione riguarda Gaeta e non depone a favore dell’area moderata del Centrosinistra (DS e Margherita). Infatti mentre in tutta la provincia i voti delle singole liste che compongono Uniti nell’Ulivo (SDI, Margherita, DS) sono maggiori rispetto alla lista unica (61207 voti la lista unica; 68400 le singole liste), a Gaeta succede l’inverso. Alle Europee Uniti nell’Ulivo raccoglie 2846 voti, le tre liste separate raccolgono complessivamente 2745 voti. Ci si interroghi e non ci si racconti la storia di una Gaeta più ulivista rispetto alla provincia.
Se vogliamo ripartire occorre discutere senza infingimenti e belletti vari, senza far leva su orgogli di scuderia.
Il sottoscritto insieme ad altri riprenderà il percorso avviato, già da prima delle elezioni di giugno, per l’organizzazione di un soggetto arcobaleno che sappia coinvolgere, oltre alle forze della sinistra radicale, un’area estesa di opinioni rosso-verdi attualmente organizzata in una molteplicità di forme o del tutto dispersa ma che, ispirandosi a valori di solidarietà, di giustizia, di tutela dell’ambiente, vuole più partecipazione democratica e si impegna per una politica intesa come servizio alla collettività».
Andrea Apruzzese
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