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Latina. Ecologie del West. Riccardo Pedrizzi: «Chi si oppone al Corridoio Tirrenico è un pellerossa». E chi non salta è un senatore...

«Contrariamente a quanto auspicato dal "viso pallido" Riccardo Pedrizzi (che nei giorni scorsi ha paragonato gli oppositori al Corridoio Tirrenico Meridionale ai "pellerossa" - gente primitiva contraria al "progresso"), pur nel nostro stato di manifesta inferiorità cognitiva, restiamo convinti che la contrapposizione su questo ed altri temi inerenti le grandi (stupefacenti) opere che si stanno progettando da queste parti, sia solo all'inizio». Roberto Lessio Presidente del Circolo della Legambiente di Latina continua: «E non saranno i risultati elettorali strappati a suon di: "...ma tanto lo facciamo passare da un'altra parte" a cambiare lo scenario. Il senatore ci invita a deporre "archi e frecce" (confondendoli con la simbolica ascia di guerra di quei popoli), pur sapendo che lo scontro in atto non fa ricorso a rapporti di forza, ma a semplici capacità intellettive, di cui sono dotati, suo malgrado, anche i suoi elettori. Anche i "primitivi" dispongono della capacità di ricostruire il tutto partendo da semplici dettagli. È l'esperienza che la produce, con equazioni inversamente proporzionali. Maggiore è l'esperienza, minore è la necessità di dettagli. Ed anche il "viso pallido" Pedrizzi (presidente della commissione Bilancio al Senato), dovrebbe cominciare a spiegare come mai e perché la Società Italiana Condotte per l'acqua Spa (Condotte Spa - ex gruppo IRI), creditore da tempo del Comune di Latina dopo aver effettuato due buchi per trovare l'acqua miracolosa in quel di Fogliano, lo scorso anno, ad appena una settimana dalla sua costituzione, sia entrata nel capitale sociale della ARCEA Spa, la società che per volontà della Regione Lazio dovrà progettare, realizzare e gestire il Corridoio Tirrenico Meridionale e la bretella Cisterna - Valmontone. Già perché proprio la società Condotte Spa, a fine maggio del 2003, da qualche "sprovveduto" investitore, ha rilevato il 18% del capitale sociale del Consorzio 2050, che detiene il 10% delle quote, proprio di ARCEA Spa. Naturalmente si sarà trattato di una magica intuizione imprenditoriale, vista l'evoluzione progettuale e amministrativa, attualmente in corso, delle opere ipotizzate. Nonostante tale "intuizione", anche il "viso pallido" Pedrizzi, insieme al "viso pallido" Zaccheo, dovrebbero spiegare come mai queste "grandi opere" (il nuovo progresso che avanza) siano state accompagnate tutte, senza distinzione, nella loro evoluzione, da "grandi sviste", "grandi silenzi" e "grandi dimenticanze". Il decreto ingiuntivo della Condotte Spa per le Terme; la Valutazione di Impatto Ambientale sul Corridoio Tirrenico, la Valutazione di Impatto Ambientale per il decommissioning della vecchia centrale nucleare, il bando per la realizzazione di una centrale a ciclo combinato (con quale combustibile?) da parte della Sogin; nulla è arrivato preventivamente all'attenzione dell'opinione pubblica e del consiglio comunale, ma solo dopo che alcuni incalliti curiosi, sono andati a verificare i dettagli di un quadro molto, ma molto, sfocato, che comunque veniva già rappresentato come una magnifica opera d'arte. Possibile che nessuno si è preso la briga di fare una telefonata: ad esempio quel signore che ha prestato (...gratuitamente) per oltre nove anni i suoi servigi come City Manager, Presidente del CdA della Banca di Latina, delle Terme di Fogliano Spa, del Consorzio per l'Università e che ora, visti i meriti acquisiti da queste parti, è diventato il consulente personale del governatore Storace. Nessuno che si prodigasse per dire: "te li presto io i soldi, tieni duro"; oppure "ti farò avere una dilazione dalla banca, poi me li restituisci appena ci guadagni con le Terme, in fondo non abbiamo creduto fin dall'inizio nello stesso progetto?". Eppure niente! Nello stesso identico periodo in cui la Condotte Spa ingiungeva al Comune di Latina di pagargli 4,5 miseri miliardi di lire, lo stesso Comune si adoperava per far "piovere" qualche migliaio di miliardi, sulla società di cui faceva parte la Condotte Spa: quando si dice la gratitudine! Anche un "primitivo" si domanderebbe se vi sia della complicità o della semplice sprovvedutezza in tutta questa storia; facile immaginare, visto il nostro livello cognitivo e intellettivo, per quale delle due ipotesi propendiamo. Tempo fa abbiamo scritto una pubblica lettera per evidenziale l'impatto di questo tipo di "progresso" visto dalla parte di chi lo ha subito; manifestavamo la preoccupazione che un ipotetico "postino"(parafrasando il celebre film interpretato da Jack Nicholson e Jessica Lange) avrebbe suonato una seconda volta per recapitarci un nuovo pacco etichettato, anche questa volta, con le spoglie del progresso che "avanza" e che ora si chiama riqualificazione della marina. La stranezza sta nel fatto che, nonostante le sembianze, i personaggi che stanno recapitando questo "pacco" non sono postini, ma assomigliano molti a quegli antichi servitori dei consoli romani nelle sperdute colonie dell'impero; erano coloro che applicavano le decisioni prese a Roma e che spesso facevano il lavoro "sporco" per applicarle; erano coloro che introducevano il "fascio littorio" quando arrivava il loro capo; erano i cosiddetti "littori" fedeli a Roma più di ogni altra corporazione. "I nuovi littori e la vecchia Littoria": potrebbe essere il titolo di un ottimo film, oltre che un preciso segno del destino; noi "pellerossa" sappiamo aspettare, e qualcuno prima o poi lo girerà. (P. S. Inutile precisare che anche la Condotte Spa si occupa, tra un Corridoio, un Ponte sullo Stetto di Messina e una T.A.V., anche della realizzazione di porti: semplici e ulteriori coincidenze, s'intende)».

Andrea Apruzzese


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