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Latina. Corte d'Appello a Frosinone. Zaccheo, Cusani e Malinconico corrono ai ripari: «C'è anche l'Ordine del giorno di Pedrizzi». E sul merito...

Una nota congiunta di Comune, Provincia ed Ordine degli Avvocati. «In relazione alle notizie riferite alla adozione da parte della Commissione Giustizia del Senato di un parere favorevole alla istituzione della sezione distaccata della Corte d’Appello di Roma nella città di Frosinone, si ritiene necessario osservare che al di là di qualsiasi logica campanilistica non può non rilevarsi che è all’ordine del giorno della stessa Commissione il disegno di legge presentato dal sen. Pedrizzi (ed altri) relativo alla istituzione in Latina di una sezione distaccata della Corte d’Appello di Roma il cui esame seguirà l’iter già previsto. Quanto al merito, appare opportuno ricordare che il territorio di cui la città di Latina è epicentro ha tutti i numeri per esprimere legittimamente tale esigenza.
La grande distanza del sud della provincia da Roma, presso cui l’utenza è costretta a recarsi per poter accedere agli organi della giustizia civile e penale di secondo grado, rende insopportabile, lontano ed inaccessibile il "servizio giustizia", essendosi peraltro la capitale dimostrata incapace di porsi, anche per problemi esogeni di traffico, quale efficiente polo giudiziario di secondo grado dell’intera Regione.
Lo stesso territorio pontino, peraltro, è stato definito dalla stessa Commissione Giustizia del Senato, in una sua precedente riunione, epicentrico nell’area del Lazio meridionale.
La disfunzione dell’amministrazione della giustizia, che già nel quadro generale presenta profili di oggettiva preoccupazione, si è trasformata nel territorio pontino in vera e propria emergenza ove si consideri che l’ordine pubblico, in questa zona, ha assunto dimensioni preoccupanti anche a causa delle infiltrazioni camorristiche derivanti dalla vicina Campania.
L’avvertita esigenza di assicurare una maggior presenza delle strutture giudiziarie e cioè di un polo giudiziario di secondo grado più vicino e raggiungibile in tempi ridotti e con minori pericoli per gli utenti, scaturisce anche dalla necessità di una maggiore e più incisiva azione di controllo e repressione della criminalità economiche.
La popolazione attualmente residente nella provincia supera abbondantemente le 500mila unità, valore che in controtendenza rispetto al trend nazionale continua ad aumentare e al cui confronto diventano quindi assolutamente e gravemente insufficienti le strutture giudiziarie attualmente presenti.
L’insufficienza di una adeguata rete viaria di congiunzione alla capitale, la pericolosità della statale pontina, rendono ancor più difficile l’accesso agli uffici giudiziari romani da parte degli utenti della provincia di Latina e del Lazio meridionale.
L’avvio del lavori della Cittadella Giudiziaria e la disponibilità da parte dell’amministrazione comunale di latina a mettere a disposizione immediatamente della sezione staccata della Corte d’Appello di Roma (destinata all’attuale Palazzo di Giustizia di Piazza Buozzi) edifici di 5.400 mq complessivi situati alle spalle dell’attuale Procura della Repubblica, rendono di fatto superato anche l’ostacolo della logistica e delle strutture».
Alla luce di tutto questo, il Comune, la Provincia e l’Ordine degli Avvocati "riaffermano l’esigenza del territorio di cui Latina costituisce epicentro di essere sede di un polo giudiziario di rilevanza distrettuale in tempi brevi, si impegnano a costituire un osservatorio permanente composto da tutte le forze istituzionali e professionali coinvolte, al fine di vigilare e dare impulso all’iter parlamentare delle iniziative funzionali all’obiettivo, invitano le Commissione Giustizia dei due rami del Parlamento a tenere in debita considerazione quanto rappresentato, fornendo le tempestive e conseguenti risposte".

Elisabetta Rizzo


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