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Latina. Antenna Tin al Morbella, protestano i Verdi. Dario Cillerai: «Non si conoscono con esattezza rischi e pericoli. Occorre più attenzione»
I Verdi di Latina hanno consegnato stamane la petizione contro l’installazione di una stazione radio base per telefonia cellulare che è in fase di costruzione nel mezzo del parcheggio del Centro Commerciale Morbella. I destinatari sono: il Sindaco, gli Assessori comunali, l’ARPA (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale), la ASL, l’ISPELS (Istituto Superiore per la Prevenzione e Sicurezza sul Lavoro), il Prefetto e la Procura della Repubblica, le associazioni ambientaliste.
Sono state depositate 240 firme, in parte già spontaneamente raccolta dai residenti nel quartiere, con una buona adesione anche tra gli stessi commercianti. La petizione, nello specifico, chiede l’annullamento dell’opera, un piano razionale per la localizzazione dei ripetitori e il controllo dei valori di campo elettrico presenti nella zona. Si fa notare, in particolare, la presenza di due istituti scolastici nelle vicinanze e si contesta la mancata informazione dei cittadini e degli operatori commerciali del centro.
Le persone si sono presentate ai tavoli con convinzione e preoccupazione, segno della sensibilità al problema dei campi elettromagnetici creati dai ripetitori, che oramai hanno invaso ogni angolo della città.
Diversi studi scientifici affermano infatti che gli effetti biologici dei campi elettromagnetici ad alta frequenza e bassa intensità (come quelli delle antenne per la telefonia cellulare) sono dimostrati, con possibili danni sulla salute.
Si impone quindi la necessità di un’attenta pianificazione delle installazioni basata sul principio di precauzione, sancito dall’Unione Europea, dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e da larga parte del mondo scientifico: ridurre al minimo l’esposizione, in particolare sui soggetti più deboli, quali i bambini, per prevenire i possibili effetti negativi sulla salute, in attesa di avere conoscenze più approfondite sul rischio effettivo.
Mauro Cascio
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