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Latina. Polemiche ecologiche. Pietro Prova (Verdi Verdi) a Giorgio Libralato: «Basta non dichiararsi di sinistra che scattano tutti i pregiudizi»
«Rispondiamo all'articolo apparso sulla Vostra testata di Giorgio Libralato».
Scrive Pietro Prova, responsabile provinciale dei Verdi Verdi.
«Purtroppo ancora una volta dobbiamo prendere atto che basta non dichiararsi di
sinistra (e nemmeno di destra) per essere attaccati senza spiegazione alcuna e con
una sufficienza e pressappochismo che fanno venire dubbi su qualche problema di comprendonio.
Crediamo che la nostra proposta, quella di far passare l'autostrada lungo l'attuale
tracciato della statale Pontina e contemporaneamente costruire una metropolitana di
superficie (una sorta di RER francese), sia attualmente la migliore che da qualche
mese a questa parte sia stata formulata da una formazione politica.
Ma basta semplicemente avere alzato il dito dichiarandosi Verde, ma non di sinistra,
che qualsiasi formulazione di proposta sia attaccata con evidenti preconcetti.
Non resta che continuare con passione e senso ambientale per dimostrare la percorribilità
delle nostre idee. Le autostrade (quelle su terra) a noi non piacciono e sono anni
che ci battiamo per spostare la maggior parte del traffico commerciale della nostra
penisola su mare. Abbiamo osservato come i paesi del Nord Europa riescono ad utilizzare
efficacemente una linea d'acqua larga appena qualche centinaio di metri, che si chiama
Reno, mentre in Italia con centinaia di Km di mare a disposizione non siamo in grado
di modificare quel rapporto 80/20 (l'80% delle merci viaggia su strada portando il
sistema al limite del collasso e con un'usura rapidissima delle nostre infrastrutture,
perché un tir di 100 t danneggia la strada come un passaggio equivalente di 100.000
automobili) di cui tutti i governi di destra e di sinistra (e di centro) sono responsabili.
Siamo ben coscienti di quei costi esterni che oggi non vengono considerati nella
costruzione delle opere pubbliche (smog, allergie, danni economici alle proprietà
limitrofe, malattie polmonari e peggio ancora). Ma tutto il sistema di calcolo nazionale
andrebbe rivisto. Lo stesso PIL non è rappresentativo, ma andrebbe sostituito dal BEN
(Benessere Economico Netto).
Ma veniamo al dunque. Il tracciato ferroviario attuale fu costruito durante gli anni trenta
e non prevedeva certo la disordinata agglomerazione urbana che si estende lungo l'asse
Pontina. Quel tracciato non è più efficace. Un cittadino dei quartieri Q4 e Q5 di Latina
impiega più di venti minuti per raggiungere la stazione. Pomezia non è servita, come non
lo sono molti quartieri periferici della metropoli Romana. La domanda che dobbiamo porci
è come togliere gli utenti dalle strade e non come spostarli in altre strade (per questo
riteniamo che un nuovo tracciato in realtà aggravi il problema incentivando l'uso
del mezzo privato). Quanto ad un'ipotesi di allaccio ferroviario tra Gaeta ed il MOF
è inutile e dispendioso, perché l'estrema deperibilità delle merci che caratterizzano
quel mercato (purtroppo) mal si conciliano con il trasporto via mare.
Tuttavia cerchiamo di essere realisti. Siamo consapevoli che molti cittadini chiedono a
gran voce l'autostrada ("ma basta che non passi sul nostro terreno") e il movimento
ambientalista rappresenta appena il 3% del totale.
Allora trasformiamo questa minaccia in una grandissima opportunità. Un risparmio immenso
di denaro pubblico, dove addirittura l'amministrazione pubblica potrebbe guadagnarci
vendendo la Pontina, si avete capito bene! E allora signor Libralato ci fa capire dov'è
il senso delle sue affermazioni? Quale nuovi terreni, o nuovi fantomatici disastri
comporterebbe? Ci aspettavamo invece una critica più severa su una strada che da gratuita
diventa a pagamento. Ma se i vantaggi saranno la maggiore sicurezza, la velocità (il limite
verrebbe aumentato da 70 - 90 Kmh a 140 Kmh), la maggiore capacità di carico (la terza
corsia), l'abbattimento di tutti i semafori esistenti con viadotti (ben 8 da Latina a
Terracina), che si traducono in minor tempo di percorrenza e quindi minor traffico e
minore inquinamento, credo che molti cittadini saranno ben disposti a pagare un pedaggio.
E crediamo anche che molti cittadini si convinceranno ad abbandonare l'auto per
prendere una metropolitana che porti sino all'EUR. Meno auto, meno inquinamento, meno
incidenti, meno parcheggi. Il tutto con i soldi della Pontina!
Esprimiamo tuttavia dubbi su un percorso longitudinale che attraversi l'intera provincia
perché a quel punto, e purtroppo nessuna testata giornalistica l'ha sottolineato
(volutamente?), il disastro sarà veramente compiuto ed irreversibile: Latina diventerà
una provincia di transito (perché questo è il vero obiettivo) dell'autostrada Tirrenica
(forse così per i cittadini sarà più chiaro e non è altro che l'equivalente dell'autostrada
Adriatica). Non ci resta che sperare che questo messaggio venga diffuso a più persone
possibili e far crescere un movimento d'opinione per uno sviluppo sostenibile del
nostro territorio prima che sia troppo tardi!».
Elisabetta Rizzo
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