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Latina. Fecondazione Assistita. Al via da oggi la campagna per il referendum radicale contro i dogmi di superstizioni e credenze religose.
Lo appoggiano Ds e Forza Italia. Ma il problema è quello dell'Informazione
Radicali italiani, Ds, Comunisti italiani, Margherita, Nuovo Psi, Sdi, Forza Italia e laici del
centrodestra. Questo lo spettro di forze politiche i cui rappresentanti hanno presentato
in Cassazione i quesiti di abolizione parziale della legge 40 sulla procreazione medicalmente
assistita. Dopo la presentazione in aprile del quesito per l'abolizione totale, il fronte
politico contrario alla legge 40 si è ricomposto decidendo di sostenere congiuntamente
la campagna di raccolta delle firme per tutti i referendum fin qui presentati. Uno
schieramento trasversale di parlamentari e di associazioni ha dunque depositato
i tre quesiti di abrogazione parziale - per tutelare la salute delle donne e la libertà
della ricerca scientifica, e per permettere la pratica della fecondazione eterologa -
mentre un gruppo più ristretto ha presentato un quesito di abolizione dell'intero
articolo 1 della legge.
«Appena la Cassazione darà il via libera - ha spiegato l'on. Barbara Pollastrini (Ds) -
partirà una grande mobilitazione per la raccolta delle firme necessarie allo svolgimento
del referendum». Nell'attesa, ha aggiunto, «finalizzeremo il comitato referendario e
partirà una grandissima campagna informativa per arrivare all'obiettivo di 700 mila firme.
Nel frattempo i parlamentari diessini, insieme ad altri, rimetteranno in moto le procedure
per costruire una nuova legge, che dia vere garanzie e che si fondi sul principio di
libertà delle persone».
«C'è però poco tempo - ha sottolineato Daniele Capezzone, segretario dei Radicali italiani -
per la raccolta comune delle firme e passeranno poi almeno 20 giorni prima di iniziare
questa raccolta. In attesa di ciò, esiste un solo quesito, quello totale, su cui i
radicali e l'associazione Luca Coscioni stanno già raccogliendo le firme. Chi vuole
lavorare bene tra venti giorni farebbe bene da subito a dare man forte a una campagna
che serve a dare forza alle successive. Quindi noi assumiamo nelle prossime ore una
iniziativa presso tutte le forze politiche che si sono dette interessate alla campagna
referendaria perché non si perda neanche un minuto e si lavori sul quesito che già c'è».
Tra i depositari delle firme anche Stefano Inglese, presidente del "Tribunale dei diritti
dei malati - Cittadinanzattiva" e Laura Pisano, del Comitato "No alla legge 40".
Il problema però è l'informazione. Il principale ostacolo alla campagna di raccolta
delle firme è la poca o nulla informazione delle reti radiotelevisive e della stampa
(impegnate come spesso avviene a rincorrere il fatuo, l'inutile e il pacchiano)
sulla mobilitazione. Per questo, con una lettera aperta indirizzata a tutte le
autorità garanti e ai direttori delle principali testate nazionali, Daniele Capezzone
e Rita Bernardini hanno annunciato di voler intraprendere uno sciopero della fame
dalla mezzanotte di oggi, precisando: «Non è in causa il diritto di
un Comitato referendario, e neppure quello di una forza politica rispetto ad una
propria iniziativa. Qui è colpito il diritto (che dovrebbe esistere, secondo le
leggi vigenti, tutto l'anno, dal 1° gennaio al 31 dicembre, indipendentemente dal
fatto che siano o no in corso campagne referendarie, che siano o no coinvolti radicali,
comunisti, fascisti, democristiani...) di tutti i cittadini ad essere correttamente
e completamente informati, il loro diritto a conoscere e giudicare un'iniziativa
politica e civile». Continua ed essere molto forte, di contro, la campagna di
disinformazione operata dalla chiesa cattolica e dalle forze più oscurantiste
e medievali del nostro Paese.
Nella foto una testimonial d'eccezione della campagna: Monica Bellucci
ha posato nuda per Vanity Fair, nel numero in edicola da oggi:
«Voglio anch'io combattere una legge iniqua ed ingiusta
Il mio corpo fa il suo dovere». Forte la sua vena polemica contro le
credenze settarie e religiose: «Nell' Islam ti mettono lo chador per farti stare zitta.
In Italia, basta che tu non sia sposata con tutti i crismi».
Mauro Cascio
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