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Latina. Asves. Fabrizio Vitali: «È da almeno 7 anni che si fanno proposte elettorali. Scomparsi 2 miliardi di vecchie lire per gli interventi»
«Dal 1997, mentre si promettevano miliardi di lire per la qualificazione del rione Asves
a Latina, si parlava si realizzavano cubature». Denuncia Fabrizio Vitali, consigliere
provinciale dei Verdi: «Cubature diventate due torri da 8 piani
assomiglianti più a piccionaie che a residenze e una palazzina a 3 piani mai completata,
ma è evidente che anche allora si trattò di illudere i cittadini per non perdere consenso.
Le Asves hanno però bisogno di qualificazione e manutenzione delle opere di urbanizzazione
da quando sono state costruite nei primi anni 70 : impianti di illuminazione pubblica,
marciapiedi, manto stradale, verde pubblico, attrezzato e non.
Ma dopo le nuove costruzioni su fazzoletti di verde già destinati a verde pubblico,
la situazione è peggiorata: camminare sul marciapiede vuol dire anche saltare tombini
scoperti, scavalcare pali della luce, camminare tra rovi e frasche ; il manto stradale
aspetta di essere rifatto dagli anni 70 ; l’illuminazione va riconsiderata. E poi
vi sono alcuni edifici commerciali praticamente mai utilizzati diventati luogo di
degrado umano.
Il Comune di Latina cedette i terreni all’istituto case popolari per edificare e la
Regione e il Comune misero a disposizione circa 2 miliardi di lire, rispettivamente
con delibere Giunta Regione Lazio n. 126 del 27.01.1998 e Giunta Municipale Latina
n. 1526 del 30.12.1998. Tale disposizione di risorse si concretizzò in
“Progetto delle opere pubbliche di urbanizzazione Zona Asves – Q2” realizzato dal
servizio edilizia pubblica del Comune diretto dall’architetto Alessandra Caputi.
Progetto che prevede :
realizzazione di percorsi pedonali dotati di apposita illuminazione;
dotazioni di arredo urbano;
sistemazione ed adeguamento di impianto di pubblica illuminazione;
sistemazione delle sedi stradali e dei marciapiedi;
sistemazione e fruibilità verde pubblico residuo;
acquisizione di edificio da adibire ad uso sociale.
Nell’ottobre 2001 era tutto pronto, dovevano solamente avviarsi i lavori, ma cosa è
successo? Non si sa più nulla né dei lavori né dei soldi destinati a quei lavori.
Su tale questione, che è di civiltà e rispetto verso i cittadini da parte delle
amministrazioni pubbliche, si è umiliato il rapporto con la cittadinanza che è presa in giro.
Sono passate le campagne elettorali del 1997, 1999, 2000, 2001, 2002, 2004, in Asves
sono state fatte scelte sbagliate e promesse “riparazioni”. Per ora possiamo solo
affermare che anche in questo caso la politica è scesa ai suoi livelli più bassi e
che i Verdi adotteranno nuove forme di attività per reclamare il diritto dei cittadini
al buon governo».
Elisabetta Rizzo
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