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Latina. Terme. Dopo l'ultima beffa, la sinistra: «In due anni non è stato fatto nulla per evitare l'emergenza attuale. Niente idee o strategie»
«Il pignoramento della Società Condotte sulla nuda proprietà dei 70 ettari di terreno
della marina è la conseguenza della scarsa credibilità attribuita all'iniziativa del
Concorso di idee per la marina e dell'assenza di una seria strategia da parte del Comune
di Latina per arrivare ad una soluzione».
Dopo un infuocato consiglio comunale, una nota congiunta DS-Margherita
firmata da
Domenico Di Resta, Claudio Moscardelli,
Giorgio De Marchis, Diego Giliberti, Silvestro Messina, Enzo De Amicis,
Fortunato Lazzaro, Mauro Visari, Claudio Lecce.
«A seguito della revoca operata da Zaccheo al momento del suo insediamento della delibera
relativa a Central Park, occorreva da subito predisporre un percorso certo per lo sviluppo
della marina, dopo dieci anni trascorsi inutilmente e con ingenti finanziamenti persi
(24 miliardi della Regione Lazio), al fine di ottenere quelle risorse necessarie a
sistemare la situazione debitoria del Comune nei confronti di Condotte. Sono trascorsi
due anni dall'elezione di Zaccheo e nulla è stato fatto per evitare l'emergenza attuale.
Il Centrosinistra ha avanzato proposte concrete in questi due anni, regolarmente
disattese dalla maggioranza, che ha preferito la politica virtuale e gli annunci.
Cosa avevamo proposto per evitare questo spettacolo? In sintesi: a) lo sviluppo della marina
può avvalersi di alcune linee guida ampiamente condivise e previste dal Piano
particolareggiato vigente, frutto di un concorso internazionale di idee degli anni 70,
e confermate nella sostanza dal Piano Regolatore di Cervellati; b) abbiamo individuato
in questa impostazione alcune priorità immediatamente perseguibili: 1) completamento
dell'autostrada cittadina sull'asse Latina Scalo - Mare, indispensabile infrastruttura
di sostegno anche allo sviluppo turistico della marina, 2) La pedonalizzazione del
lungomare attuale e sua riqualificazione, con lo spostamento del traffico sulla prevista
strada dorsale parallela al lungomare, all'altezza del canale Mastropietro, a circa 700
metri dal litorale, già in parte realizzata. In presenza di questo asse stradale del
Mastropietro, sarebbe possibile realizzare tutti progetti che servono a riqualificare
la marina ; 3) programma di demolizione, mirato, delle opere completamente abusive e
l'esproprio con indennizzo per quelle dotate di concessione o di sanatoria, 4) Un nuovo
sistema di depuratori per un mare pulito; 5) Il progetto delle TERME rimane perno essenziale
dello sviluppo e concepite in chiave moderna come Centro di benessere, salute e cura del
corpo, con annessi Parco, Centro Congressi, impianti di Turismo sportivo e strutture
turistico alberghiere moderne e confortevoli, per una vacanza che abbini salute e
natura. Coerentemente con questa impostazione il Centrosinistra ha presentato emendamenti
al bilancio comunale, raggruppando le risorse per le iniziative strategiche, senza
disperderle per interventi a pioggia così come ha fatto invece la maggioranza. In sede
di bilancio per il 2004 siamo riusciti a far approvare emendamenti per diversi milioni
di Euro per la riqualificazione del Lungomare e per uno studio di fattibilità sia per lo
sviluppo dell´area termale, sia di un asse di collegamento stradale e di metropolitana di
superficie da Latina Scalo al Mare. La salvaguardia del patrimonio storico della Città -
i 70 ettari di terreno della marina - e lo sviluppo del turismo passano attraverso la
capacità di sfruttare le risorse a disposizione, compresi i 280.000 mc previsti dal Piano
particolareggiato a sostegno dell'area termale e di cui è superficiario il Comune. I
dodici anni persi da Finestra e da Zaccheo, maestri del virtuale, possono esse
recuperati se si è capaci di sfruttare gli strumenti che la legge mette a disposizione».
Il 5 agosto un nuovo consiglio comunale.
Elisabetta Rizzo
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