Parvapolis >> Cultura
Latina. Doolin Street. Prosegue la campagna di salvaguardia delle rotonde dagli artisti locali. Maria Corsetti: «Solo un'eccezione per Taormina»
Caro Mauro, l'altra sera stavo al Doolin e avevo deciso di lasciare in pace le rotonde.
Stavo bevendo la mia consueta pinta di Guinness, quando mi arriva un sms: "Ma perché ce
l'hai con gli artisti locali?". E chi l'ha detto che ce l'ho con gli artisti locali, gente
liberissima di esprimersi nelle loro opere. Ma ti pare che vado allo studio di un artista
e mi permetto di contestare il suo lavoro? Semmai è l'artista locale che ce l'ha con me
quando mi costringe a guardare il suo capolavoro o, se voglio evitarlo, a cambiare strada.
Che adesso hanno messo tutti sensi vietati e non si può neanche più deviare agevolmente
dentro la lottizzazione Cucchiarelli. No, adesso a quell'incrocio, via dell'Agora - via del
Lido, devi per forza passarci. E ammirare il Fiore di Luce.
È vero, mi si potrebbe obiettare, che se passi in centro di pomeriggio, sotto i portici
di Piazza San Marco, ti becchi Antonio Taormina che allestisce le sue mostre: anche lì,
mi dirai, sei costretto a guardare. E questo sarebbe il male minore a paragone di quello
che ti può capitare se Taormina ti blocca e attacca a parlare. Allegro come una zanzara
che ti ha appena punto, è dotato di una loquacità che non si addice ad un artista, neanche
a uno locale. Ti stramazza di parole, non ti rilascia prima di mezz'ora. Però è simpatico e
i suoi quadri mi piacciono. Rimane lì poche ore al giorno, poi se ne va, lasciando la
rassegna stampa attaccata alle colonne, così il giorno dopo se la trova già sistemata.
Tutto sommato meriterebbe una rotonda, anzi già che ci sono lancio la proposta. Affidiamo
all'estro di Taormina la rotonda della settimana: adiacente alle autolinee, nuova nuova,
in un punto della città molto transitato. E poi vuoi mettere come sarebbe facile per
la gente dare indicazioni: quando arrivi alla rotonda della zanzara, gira a destra
(se qualcuno ancora non lo sa, Antonio Taormina adora le zanzare, sono il suo
soggetto preferito, lo considera l'elemento determinante della cultura pontina).
Intanto ci sono novità in Largo Caduti di Nassiriya (fino ad oggi avevo scritto erroneamente
Vittime di Nassirya). Ti ricordi, tempo fa, mi ero trovata in disaccordo con un
automobilista che mi ha frenato a mezzo centimetro dalla carrozzeria? Credo si
sia trattato di episodio non isolato. Tanto da convincere a ricostituire lo spicchio
che veicolava il traffico, per evitare che le persone al volante si scambiassero pareri
sulle reciproche madri, proprio nel luogo dove viene ricordata una tragedia. Ricordiamo
che l'aiuola triangolare era stata sostituita da altra di forma quadrangolare per
rispettare l'impianto architettonico di Piazza della Libertà. Ma, a quanto pare lo
spicchio serviva, altrimenti non si spiegherebbe la comparsa di due file convergenti
di vasi che, guarda un po', hanno riprodotto proprio la forma dell'aiuola precedente.
Così il disegno architettonico è salvo, il traffico pure, i vasi possiamo sempre dire
che sono ornamentali. Geniale.
Maria Corsetti
|