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Roma. Orizzonti della Tecnologia Nucleare in Italia. Una giornata di Studio a «La Sapienza» a cura dell'Ain. Un'occasione di incontro

Con l’organizzazione della Giornata di Studio di Giovedì 2 Settembre 2004, l’ AIN (Associazione Italiana Nucleare) raccoglie e rilancia l’eredità di ANDIN (Associazione Italiana di Ingegneria Nucleare e Sicurezza Impiantistica), FIEN (Forum Italiano dell'Energia Nucleare), SNI (Società Nucleare Italiana) sulla linea delle precedenti Giornate di Studio. AIN propone una rassegna su alcuni aspetti e prospettive dell’impiego pacifico delle tecnologie nucleari mettendone in evidenza l’importanza per l’Italia, anche in vista di possibili ricadute applicative in altri settori. La rassegna non ha certamente l’ambizione di essere esauriente, ma vuole fornire un’occasione di incontro e dibattito tra esperti del settore e quanti sono interessati. Le diverse tematiche mettono in evidenza la necessità di mantenere vive e operanti nel Paese le competenze tecnico-scientifiche, professionali e industriali che si sono formate nel settore nucleare e che rappresentano un patrimonio insostituibile faticosamente conseguito attraverso cinquant’anni di impegno. In passato la ricerca in campo nucleare ha trainato molti altri settori ad alto contenuto tecnologico (es. sicurezza, impatti ambientali, robotica e supercalcolatori). In seguito alla rinuncia alla produzione elettronucleare che ha seguito il referendum del 1987, l’Italia è stata l’unica nazione al mondo a chiudere definitivamente i propri impianti nucleari nonostante il loro elevato standard di sicurezza e la mancanza di valide alternative.
Nel prossimo futuro il Paese dovrà confrontarsi con alcuni importanti problemi: la necessità di presidiare un settore la cui importanza, oggi e in prospettiva, resta fondamentale negli equilibri energetici del mondo; la necessità di non escludere a priori alcune delle fonti utilizzabili per l’equilibrio del sistema energetico nazionale; la necessità di mantenere fede agli impegni internazionali assunti nell’ambito dei programmi di ricerca e sviluppo sulla fusione e in altri settori; la disattivazione e lo smantellamento (decommissioning) degli impianti nucleari dismessi; la realizzazione di un deposito nazionale per lo stoccaggio dei rifiuti radioattivi; la progressiva perdita di personale qualificato dovuta al naturale invecchiamento dei quadri e al progressivo disimpegno delle strutture; il permanere della situazione di pregiudizio dell’opinione pubblica e delle autorità locali per le attività nucleari di tutti i tipi. È quindi evidente l’esigenza di investire maggiormente in termini di risorse umane ed economiche nel settore nucleare. Tra le tematiche affrontate dalla Giornata di Studio vi sono l’assetto energetico del Paese, lo studio e sviluppo di reattori per il futuro, l’eredità del nucleare pregresso, l’estensivo sviluppo dell’uso delle radiazioni in diversi settori industriali, medico-sanitari e della ricerca, la necessità di garantire la corretta gestione dei rifiuti radioattivi e di affrontare le possibili situazioni di emergenza che potrebbero comunque interessare l’ambito nazionale. Il compito dell’Associazione è oggi quello di diffondere consapevolezza su queste molteplici problematiche presso l’opinione pubblica e verso i depositari della responsabilità decisionale e gestionale. L’incontro si terrà presso il Centro Congressi dell’Università di Roma “La Sapienza”, Via Salaria 113, Roma.

Mauro Cascio


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