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Latina. Fecondazione Assistita. Marco Pannella: «Fassino e soci vanno nella stessa direzione infame del centrodestra. Con più ipocrisia»
«Gli stati maggiori della sinistra, Fassino in modo particolare, vanno nella stessa direzione,
che Umberto Veronesi qualifica come infame, verso la quale marciano spediti (ma avendo
la faccia e il coraggio di farlo ufficialmente) quelli della destra. Questo accade
per condizionare l’intero popolo italiano e la politica italiana, ma in modo particolare
per tradire, mentire, ingannare il popolo di centro-sinistra. Mi auguro che di nuovo si
trovi ai vertici della sinistra chi ha il coraggio di rivoltarsi contro questa politica,
dando così fedeltà ai propri ideali e alle proprie posizioni». Così Marco Pannella a
Radio Radicale in merito al Referendum sulla fecondazione assistita.
E sull'argomento Referendum è intervenuto anche Marco Cappato.
«Il Senatore di Forza Italia Antonio Tomassini ha rotto gli indugi formali del trasversale
fronte antireferendario e ha depositato la proposta di legge volta a (come recita il titolo
speranzoso de La Stampa di ieri) "evitare il referendum", attraverso le "aperture nella
maggioranza" (Il Messaggero di oggi).
L’uovo di Colombo, già propagandato da Carlo Flamigni, sarebbe il cosiddetto "ootide", o
"pre-embrione", cioè un’entità del tutto sconosciuta alla comunità scientifica
internazionale, sconosciuta a chi pratica la fecondazione assistita e soprattutto
sconosciuta a chi sta facendo ricerca sugli embrioni umani per trovare una cura a malattie
che uccidono centinaia di milioni di persone nel mondo.
Vista la rapidità di attenzione di una parte della stampa italiana per una proposta che
sembra essere la trasposizione embrionale della giurisprudenza in materia sessuale della
Sacra Rota, c’è da aspettarsi che si moltiplicheranno nelle prossime settimane questo genere
di trovate.
Mentre si avviano dibattiti inutili su proposte inesistenti è rimasto un mese di tempo per
raccogliere le 500.000 firme, con un ritmo di raccolta giornaliera che è attualmente un
decimo delle 15.000 / 20.000 firme al giorno necessarie.
Ieri abbiamo pubblicato assieme a Radicali italiani i dati di un sondaggio realizzato
telefonando a 676 comuni italiani, dal quale risulta che nelle segreterie degli
8.100 comuni non sono state raccolte nemmeno 10.000 firme, e che in oltre 2/3 dei comuni
non è stata raccolta nemmeno una firma. È così confermato che nella stragrande maggioranza
dei comuni, inclusi quelli amministrati dalla sinistra, non ha firmato il Sindaco, né
uno solo dei consiglieri comunali o dei funzionari comunali, cioè le figure che sarebbero
autorizzate a svolgere il servizio pubblico per autenticare le firme dei loro cittadini.
I risultati del sondaggio confermano che né i DS, né gli altri partiti nominalmente
favorevoli al referendum - al di là di tanto più lodevoli quanto più rare eccezioni di
militanti e dirigenti locali - hanno attivato le proprie organizzazioni per la raccolta
delle firme. Sul boicottaggio dei referendum da parte di Fassino, e anche sulla scomparsa
di Bertinotti dalla campagna, andrebbero organizzati confronti e dibattiti, quantomeno
per evitare che restino scelte sconosciute alla loro stessa base. E invece è accaduto
che i risultati del sondaggio, al contrario delle proposte di kamasutra embrionale
alla Tomassini, siano stati censurati e non sia stato interpellato un solo dirigente
della cosiddetta sinistra italiana per rendere conto di una situazione che rischia
di portare dritto al fallimento della raccolta firme».
Mauro Cascio
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