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Latina. La dirigenza dei DS naufraga nel web. Mario Leone «Avevamo creato un piccolo gioiellino. Ma ci hanno sempre trattato con sufficienza»
Cari lettori,
dal 5 ottobre 2003 al 31 luglio scorso sul sito dei DS pontini (www.dslatina.it) 164 articoli e un costante aggiornamento di news hanno rappresentato il cammino che il sottoscritto ha cercato di fare sotto la propria firma e quella di Junius (lo pseudonimo utilizzato da Einaudi sul Corsera durante gli anni '20), oltre la firma redazionale, per contribuire a rinforzare e, in parte a rifondare, il dibattito della sinistra pontina. Il lavoro svolto sul sito dslatina.it è stato notevolmente faticoso; la "degna" conclusione di questo lavoro, una lettera di commiato da coloro che non hanno creduto e non credono ancora che la comunicazione istituzionale del partito della sinistra democratica debba essere la prima vera forma di concretizzazione dell'attività del partito stesso. L'analisi critica dei DS di Latina è stata latitante, quel poco che c'è stato si è preferito "regalarlo" ai giornali piuttosto che alla testata del partito; tante volte siamo incappati nella miscredenza di profani, addirittura, della dialettica, contro muri di omertà e di sagacia poco accorta alla umiltà se non alla propria insopprimibile voglia di essere sempre al centro dell'attenzione per sé e non per il partito. Questi esponenti dei DS hanno visto crescere e svilupparsi, in autogestione, con tempo e carica emotiva investiti per attizzare la fiamma del dibattito, pochi stupidi, stolti creduloni che si potesse veramente fare informazione politica a Latina, contrariamente a ciò che spesso fa la stampa locale, e non. Il sito dslatina.it (lasciatemelo dire perché i fatti parlano con i numeri stavolta) ha raggiunto contatti continuamente in crescendo.. Il sottoscritto ha rinunciato spesso nei mesi a riposanti serate e divaganti momenti dal lavoro intenso per giunta fuori Latina per scrivere, per ordinare le idee e sperare di solleticare la riflessione ma. il nulla. I DS di Latina hanno dimostrato tutta la loro "riconoscenza" con un semplice, furtivo ed estemporaneo "state andando bene con il vostro sito, auguri." che più di un complimento personalmente è sembrato un "bravi divertitevi con queste cavolate che tanto la politica dei Ds continuiamo a deciderla noi, eminenze grigie del partito.". Ebbene ho sempre creduto che prima di parlare, come diceva un mio insegnante al liceo, bisogna accertarsi che il cervello sia connesso, e quel mio insegnante una volta scrisse quelle parole su un foglio di carta e lo affisse al muro, così, in classe da tenere sempre presente nei momenti di inoperosa attività intellettuale. Questo partito, con la sconfitta che oggi decreta di questo sito, sconfitta accompagnata dal disinteresse elettorale, ha dimostrato che non ha alcuna intenzione di organizzarsi in modo razionale e altamente qualificato dando dinamismo alle capacità che si annidano neanche così velatamente nel suo stesso seno, quelle ragazze e quei ragazzi che tanto hanno dato attraverso la Sinistra Giovanile e che avrebbero potuto dare al partito stesso. Ma il silenzio omertoso di un suicidio continuo e a tratti smodato, ha partorito l'ennesimo fallimento della politica di molti pseudo politici, che credono fermamente di vincere e convincere con il "fardello" della democrazia di cui pensano di essere portatori; sì, un fardello perché la democrazia è una conquista di tutti i giorni e la vittoria è il convincimento nel cittadino e non nel semplice elettore, non è qualcosa che si ottiene per virtù dello spirito santo, bisogna lottare e credere, credere e lottare sempre e comunque. Qualcuno però, forse più di qualcuno non la pensa affatto così e quindi, pensa di risolvere tutto imponendo decisioni di staliniana memoria, senza guardare oltre, senza curarsi di malumori e dei crescenti disappunti del tesserato e del cittadino che dovrebbe poi convertire in credo la dignità civile di chi fa politica di sinistra.
Concludo senza tediare oltre il lettore. Ringrazio chi ha apprezzato questo sito in quanto ha fornito quella carica giornaliera necessaria ad adempiere un compito di contro informazione, a volte, nella speranza che la mia dipartita possa essere da mònito per una auspicabile corretta ricostruzione del sito stesso. Non abbandonerò l'attività di riflessione definitivamente, né nei confronti del partito dei DS e della coalizione di centrosinistra né nei confronti della cosiddetta società civile, ma attraverso sempre il sistema di internet con il blog di tiscali, continuerò un cammino che i nostri, e ribadisco nostri, lettori hanno manifestato di condividere in questi mesi. I miei interventi, almeno i più significativi e ancora attuali, pubblicati su questo sito da oggi saranno eliminati e trasferiti pian pianino sul blog www.marioleone.blog.tiscali.it per continuare insieme.
Grazie di cuore.
Elisabetta Rizzo
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