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Latina. Convenzioni, la brutta figura di D'Arcangeli e dei DS. Montano su un preteso scandalo "morale" e fomentano una guerra tra poveri

È stato riportato nei giorni scorsi sulla stampa locale - a dir la verità con scarso rilievo - un suo accorato grido di dolore riguardo una convenzione stipulata con una professionista esterna, guarda caso figlia dell'assessore al bilancio del Comune di Latina, oggi anche direttore generale della Provincia. Al di là dell'attacco strumentale, infelice e che di politico ha ben poco, D'Arcangeli nella foga di porre in essere la sua tesi, cerca di inoculare nel lettore, l'assioma che tra la gestione di Armando Cusani e le precedenti, in fatto di moralità, non c'è differenza alcuna. Uno strano modo di fare opposizione quello di Guidi e di D'Arcangeli, che sta caratterizzando, certamente in negativo, tutti gli interventi che sono pubblicati dagli organi di stampa. Mentre il consigliere Guidi rincorre ostinatamente le tre righe in cronaca, costi quel che costi, con una strategia da master di comunicazione politica di primo livello, l'infortunio in cui è incorso D'Arcangeli risulta di difficile comprensione. Difficile, perché il capogruppo Ds in Provincia è sempre stato molto riflessivo nei suoi interventi, che studia a puntino. Questa volta, evidentemente, qualcuno ha perorato la causa, portandolo a prendere una notevole cantonata. Ad onore della verità: il rapporto di collaborazione risale a tempo prima dall'avvento di Cusani; il rapporto di lavoro nasce sulla base, non della laurea in filosofia, ma sul diploma di maturità scientifica, perché tale l'impiego prevede; prima di trovare motivazioni così risibili per attaccare ed offendere, il capogruppo dei Ds in Provincia dovrebbe effettuare, eventualmente con l'ausilio di Guidi, una rapida indagine per conoscere la paternità politica di molti degli attuali dipendenti, ad iniziare dal suo segretario provinciale e di qualche convenzionato che pur di rimanere attaccato al "contratto" vuol passare al nemico (ovvero nelle fila del centro destra). Dopo l'invio alla stampa del deplorevole comunicato, il capogruppo diessino Federico D'Arcangeli, ha, però un sussulto di riflessione (si fa per dire!), e invia a mezzo fax in Provincia un successivo straccio di comunicato, nel quale afferma testualmente: "In merito al comunicato sul convenzionamento di personale esecutivo nella Segreteria Tecnica Operativa dell'Ato, si specifica che non di nuova convenzione si tratta (continua quella già esistente dell'era Martella) bensì della determinazione del compenso per il periodo 01.07.2004 - 31.07.2004, per l'appunto di 1860 euro netti. Rimangono valide tutte le valutazioni politiche del caso". Onestamente ci chiediamo quali siano le valutazioni politiche che il caso di specie debba offrire all'opinione pubblica provinciale? E dove vuol parare, ulteriormente, l'esponente diessino? Forse ad accendere le polveri di una nuova "guerra tra poveri"? Qualunque sono le motivazioni, palesi ed occulte, una cosa è certa: l'Amministrazione guidata da Armando Cusani non ha timore di confrontarsi anche sul tema delle convenzioni. Del resto l'elenco dei convenzionati, in questi giorni, è sottoposto ad analisi di congruità dall'ufficio preposto.

Andrea Apruzzese


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