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Latina. Corridoio Tirrenico. Una nuova manifestazione per dire di no. Giorgio Libralato: «Tutti, persino in Regione, ci stanno ripensando»

Per domenica 26 settembre si sta preparando una nuova iniziativa pubblica contro il corridoio tirrenico meridionale: a Vitinia (Roma) l'associazione "Vivere Vitinia" ha organizzato una giornata nell'area militare in dismissione in via Sarsina all'incrocio con via Copparo. Nell'intento dell'associazione che organizza la manifestazione con l'appoggio del Comitato cc Roma Sud ovest, del Forum e grazie all'impegno di Paola Badessi, l'area militare dovrebbe diventare un parco pubblico fruibile tutto l'anno dai cittadini. Anche quest'importante zona è minacciata dal percorso del Corridoio Tirrenico Meridionale. Ci saranno esposizioni di prodotti tipici, compresi gli stand gastronomici con la mostra-vendita dei produttori interessati, il posto consentirà varie attività nel verde e all'aria aperta comprese escursioni in bicicletta. Alla manifestazione parteciperanno i vari comitati locali contro il corridoio tirrenico meridionale. La manifestazione si svolgerà con una passeggiata nel verde e si stanno organizzando anche manifestazioni di vario tipo: dovrebbe essere celebrata la messa e sportive a livello regionale, di ciclismo ed atletica. Un'iniziativa analoga si era già svolta con successo il 30 maggio scorso. La serata finirà in musica, fuori del parco. Dalle ultime notizie in materia di corridoio tirrenico si ricorda la presa di posizione di Vito Gamberale - amministratore delegato della società Autostrade (gruppo Benetton), che detiene il 34% delle quote in ARCEA Spa, la società pubblico-privata che ha "progettato" (si fa per dire - viste le 8 varianti realizzate in tre mesi) e dovrebbe realizzare l'opera, nell'articolo su "Il Mondo - Corriere della Sera". L'articolo, tra l'altro, riporta: "negli ultimi incontri con i soci di ARCEA, Gamberale ha mostrato disponibilità a cedere il suo pacchetto azionario. Fra i motivi del cambiamento di rotta c'è lo schema di finanza di progetto che sposta il là nel tempo un rientro finanziario peraltro dubbio". Si ricorda a proposito della convenienza economica alla realizzazione del corridoio tirrenico meridionale, nell'ambito del convegno che si è svolto a Roma nel mese di maggio 2004, sulle infrastrutture, lo studio comparativo effettuato dal Politecnico (al convegno è intervenuto il docente d'economia dei trasporti Marco Ponti) e dall'università cattolica di Milano (rappresentata al convegno da Andrea Boitani docente d'economia). Secondo il prof. Ponti, "nei paesi sviluppati sono in uso tecniche d'analisi economica e finanziaria consolidate e neutrali per gli investimenti pubblici che nel nostro paese sono sistematicamente ignorate, e tutto è affidato alla discrezionalità politica, generando spessissimo investimenti inutili e trascurando quelli necessari, come dimostrato dai nostri studi. Il caso dell'autostrada tirrenica è significativo: il traffico previsto è così limitato che, anche trascurando ogni considerazione ambientale, è economicamente giustificato solo un modesto intervento di miglioramento e messa in sicurezza del tracciato esistente". Al convegno di Roma ha dato il suo contributo anche l'Università di Venezia, con l'intervento di Maria Rosa Cittadini, docente di pianificazione dei trasporti: "Il problema è che in questo modo si crea l'illusione che si possa accollare al concessionario l'onere del finanziamento anche se i conti riguardo agli introiti previsti dai pedaggi non tornano e lo stato si vedrà obbligato ad aumentare a dismisura il suo contributo per la realizzazione dell'opera.

Andrea Apruzzese


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