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Latina. Fecondazione assistita. Daniele Capezzone: «Per l'Udc i radicali non esistono. Strategia furba e sparagnina, non del tutto inedita»
«Non c'è niente da fare, fino ad ora. Fedele ad un certo tipo di tradizione, Marco Follini si muove come se i radicali non esistessero». Dice Daniele Capezzone, segretario dei Radicali Italiani: «Non esistono, non devono esistere quei radicali che pure -alla festa del suo partito- il giorno prima hanno riscosso applausi su un tema come quello della fecondazione assistita (e qualche campanello d'allarme dovrebbe pur suonare, per chi continua ad attestarsi su posizioni di retroguardia...). Né devono esistere i radicali a cui altri ed autorevoli esponenti della Casa delle libertà indirizzano un tentativo di dialogo con tratti seri, da non sottovalutare. Silenzio, freddezza, "strategia della non attenzione". Da "Iraq libero" (con 501 parlamentari sottoscrittori del "progetto Pannella") fino al progetto di monitoraggio dell'informazione in campagna elettorale, non c'è iniziativa radicale (almeno nell'ultimo anno) che non abbia subìto il personale e grave disinteresse del leader dell'Udc. Il quale mostra di proseguire come nei mesi passati: battute e strategia di logoramento tutta interna al Palazzo, o all'ala del Palazzo (sempre meno vasta e accogliente) ancora a disposizione della Cdl. E, quanto al merito, tutto tranne che riforme e Riforma: un po' di proporzionale, un po' di "economia sociale di mercato", e via riducendo tutto a minestrina sciapa, a semolino. Strategia furba e sparagnina: peccato. Il nuovo non sembra passare da lì». Intanto in tutti i comuni della provincia di Latina si può ancora firmare per il referendum abrogativo.
Elisabetta Rizzo
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