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Latina. Turismo. Armando Cusani: «La debolezza del turismo negli ultimi anni è dovuta a fattori esterni. Colpa dell'euro e della guerra»
L'andamento dei flussi turistici nell'anno in corso, con specifico riguardo al periodo di
alta stagionalità, ha generato una serie di attenzioni da parte dell'opinione pubblica
nazionale e locale e dato luogo ad un complesso di valutazioni e di riscontri che meritano
un approfondimento professionale. È quanto è stato analizzato nella riunione odierna
tra il Presidente della Provincia Armando Cusani e il consigliere Massimo Avallone, il
direttore dell'APT Pier Giacomo Sottoriva e i responsabili delle organizzazioni di
categoria provinciale (Confcommercio, Confesercenti, Associazione Industriali, Federalberghi
e Tour Operators ).
La relazione sull'andamento del turismo in Provincia di Latina che analizza in dettaglio
i dati numerici dell'annata turistica 2003 fa registrare anche il 38° anno di compilazione
di questo strumento d'indagine. La Provincia e gli studiosi dispongono, quindi, di una
massa di informazioni sulla evoluzione storica del fenomeno turistico pontino sicuramente
imponente, e tale da consentire la ricostruzione completa della storia del turismo quanto
meno dai primi anni Sessanta.
Già da tempo sono stati forniti e resi noti nelle loro grandi aggregazioni i dati
sull'andamento del turismo nel 2003: lo studioso, gli amministratori, gli operatori di
settore dispongono ora anche di un apparato di ulteriori dati disaggregati che consentirà
loro di analizzare la qualità del fenomeno e adottare in modo informato le politiche che
riterranno più utili.
La relazione cade in un momento che, accanto alla valutazione delle specificità del recente
passato, consente anche una prima, pur sommaria analisi dei flussi del 2004, un anno che,
secondo le previsioni di massima avevano anticipato, si sta rilevando anomalo,e in parte
anche non in linea con la crescita costante che si è registrata in tutti gli anni precedenti.
I dati elaborati dall'APT di Latina rivelano, infatti, un andamento discontinuo. Ad un
primo quadrimestre 2004 che ha sostanzialmente confermato i toni positivi, si è aggiunto un
trimestre maggio-luglio a tratti problematico e comunque, non omogeneo. I dati di agosto
e soprattutto di settembre-ottobre, dovranno rivelare se il 2004 dovrà segnalarsi come
anno di frattura e di inversione.
«Siamo tutti perfettamente convinti che la congiuntura che il turismo sta vivendo ormai da
tre anni sia fortemente influenzata da possenti fenomeni esterni -ha tenuto a sottolineare il
Presidente Cusani- le inquietudini che scuotono lo scenario internazionale, la rivoluzione
dell'euro, la debolezza di alcuni economie nazionali, ma è altrettanto indubbio che se
la debolezza del turismo sta nella precarietà dello scenario, la sua forza sta nella
capacità di rispondere dinamicamente a quella precarietà con operazioni di natura
diversa capaci di restituire motivazioni alla domanda e, comunque, di correggerne le
tendenze negative». «Ancora non è stata data piena risposta alla necessità di concordare
politiche convergenti che, provenienti da diversi centri operativi e pur motivate
da diverse spinte, hanno finito per percorrere le stesse strade, creando sovrapposizioni
- ha continuato il Presidente Cusani- e lasciando spazi vuoti».
Ci sono ancora diversi punti da sottoporre a riflessione più approfondita.
Nel prossimo incontro, a breve, si tornerà a discutere di Piano Sviluppo Turistico e di Docup.
Elisabetta Rizzo
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