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Latina. Referendum, assalto ai tavoli radicali. Daniele Capezzone: «Gli italiani vogliono essere responsabili delle loro scelte etiche»
Soddisfatto Daniele Capezzone, segretario nazionale dei Radicali per le firme per il Rerendum per l'abrogazione della legge cattolica sulla fecondazione assistita. «Anche oggi, se possibile più ancora di ieri, si registra ovunque una incredibile ressa
ai tavoli radicali per il rush finale della raccolta firme sui referendum per l'abrogazione
della legge sulla fecondazione assistita.
Nel corso della "notte bianca" di Roma, si sono raccolte firme fino alle 7 di mattina; ma
ovunque, in giro per l'Italia, la raccolta è andata avanti ben oltre la mezzanotte.
Ciononostante, da questa mattina, i tavoli sono stati riaperti molto presto, spesso
con code di cittadini pazienti e "disciplinatissimi", che hanno continuato (e continuano)
ad attendere il loro turno per sottoscrivere i cinque quesiti.
Più che mai, l'invito è quello di usare questi ultimissimi giorni (oggi, in particolare,
sarà l'ultimo di raccolta nelle segreterie comunali) per firmare; mentre occorre
grande collaborazione per il controllo e la conta delle sottoscrizioni.
Insomma, i cittadini - di tutta evidenza - non seguono i diktat delle segreterie dei
partiti, e si accalcano ai tavoli per conquistare le nuove libertà, e - insieme - per
difendere le vecchie. Tra l'altro, ai nostri tavoli, sono largamente confermate le
analisi dei sondaggisti. Firmano tutti: elettori del Polo e dell'Ulivo, credenti e laici.
Mi verrebbe da dire: "Ma quale Paese spaccato...". Come per il divorzio e l'aborto,
semmai, si registra una vasta consapevolezza di come la legge debba consentire a
ciascuno di fare la propria scelta etica, senza che le opinioni degli uni
prevarichino quelle altrui».
Elisabetta Rizzo
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