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Latina. Il mondo del lavoro parla sempre più al femminile. Il segretario Verrengia: «Presto anche in Cisl le donne saranno ai vertici»

«La Femminilizzazione del mercato del lavoro è fenomeno ormai acquisito, esperienza non più transitoria ma di vita, d'investimento personale, di scelta d'autonomia. Tale considerazione pone come obiettivo il tema della contrattazione mirata e di nuove e più adeguate forme d'organizzazione del lavoro e di tutela del lavoro femminile e della famiglia; il mondo del lavoro e di tutela del lavoro femminile e della famiglia; il mondo del lavoro e contesto sociale e familiare non sono due mondi disgiunti, ma sono ugualmente parte della vita d'ogni persona". Questo quanto affermato dal Segretario generale della Fai Cisl di Latina, Ermanno Bonaldo, durante i lavori del neonato Coordinamento femminile costituito per venire incontro alle esigenze ed alle problematiche delle lavoratrici del settore agro-industriale. Proprio in questa direzione si pone la realizzazione, in questi giorni, del I Corso di formazione promosso dal Coordinamento femminile di categoria, con l'ausilio della Scuola di Formazione della Fai Cisl di Latina, sul tema "Mamma lavoratrice nel sindacato". Una prima novità introdotta da questo Corso rispetto ai corsi realizzati in passato, è che le lavoratrici madri hanno potuto portare con sé i propri figli, accuditi da animatrici con attività a loro dedicate. Assunta Ippoliti, responsabile del Coordinamento, ha affermato che "la femminilizzazione del mercato del lavoro è fenomeno ormai acquisito e di grande impatto nel lavoro, nella società e nella famiglia. Il percorso lavorativo delle donne, in particolare delle giovani, è fortemente cambiato. Ormai il lavoro per le donne è una scelta di autonomia. Nel passato le donne entravano nel mondo del lavoro in giovane età, con minori aspirazioni, con minore livello di istruzione. Oggi la più elevata istruzione è una chiave nel percorso di vita per una maggiore capacità di contrattazione dei ruoli, per un atteggiamento diverso nei confronti del lavoro e della vita quotidiana. Inoltre le donne iniziano a lavorare spesso in età avanzata proprio nel momento in cui le generazioni precedenti iniziavano ad uscire dal lavoro" «La Cisl ha già visto in aumento il numero di donne nel sindacato - ha affermato Verrengia-, ora si deve crescere il numero delle donne in seno alla classe dirigente della Cisl, soprattutto nei luoghi delle decisioni e nelle delegazioni contrattuali laddove veramente si decidono flessibilità, congedi, riqualificazioni professionali e orari e condizioni di lavoro. Oggi sono poche le donne che partecipano alla contrattazione a tutti i livelli, ma oggi esse nella posizione dirigente possono contribuire a risolvere i paradossi della nostra evoluzione sociale proprio perché ne sono protagoniste». Non è un caso che si sta approntando un tavolo di concertazione provinciale per un'iniziativa specifica di proposta per le donne sole con figli anche in vista dei prossimi provvedimenti finanziari; un approfondimento con tre focus che riguardano la nuova legislazione sul lavoro e che interessano le donne sul part-time, contratti di inserimento e formazione; la continuazione dell'impegno in tema di asili, di tutela della maternità e del sostegno al lavoro di cura delle famiglie con anziani e bambini piccoli, secondo il quadro che la Cisl ha sempre compiuto su questi temi.

Elisabetta Rizzo


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