Parvapolis >> Cultura
Roma. I poteri della mente e gli stati di coscienza. Ferdinando Testa: «Pensando per immagini la coscienza esce fuori dagli stereotipi»
Davanti le Telecamere di ParvapoliS Ferdinando Testa, psicoanalista junghiano e responsabile
del Centro Italiano di Psicologia Analitica, relatore
del Convegno
"I poteri della mente e gli stati di coscienza" organizzato all'aula magna della Sapienza
dal Supremo Consiglio del Rito Scozzese Antico ed Accettato per la Giurisdizione Massonica
Italiana - Palazzo Giustiniani.
Pensare per immagini, lei dice, dove porta questa strada?
«Pensando per immagini la coscienza riesce ad uscire fuori dai suoi stereotipi,
vizi che hanno portato ad una dimensione molto brutta, basta vedere quanto accade
oggi nel mondo. L'immaginazione è stata sempre una ricchezza per la dimensione
umana, come sapevano nel Rinascimento. Immaginare vuol dire creare. Avere astuzia.
Come quando si è sotto scacco e bisogna uscire. Si devono cercare nuove soluzioni
e nuove forme di creatività. L'immaginazione e la creatività possono far germogliare
un nuovo tipo di pensiero».
Una posizione tipicamente di Jung che, detto per inciso, era un Massone.
«Si tratta di volgere lo sguardo alle immagini, collocarle in trasparenza, negli spazi
dell'Anima, junghianamente intesa come archetipo mercuriale del senso della vita, farsi attraversare
in maniera compartecipata e dialogica delle loro valenze evocatrici per poi
lavorarci come uno scultore fa con un pezzo di marmo informe, estraendo l'invisibile
contenuto in ogni forma apparente. Questo è il compito che spetta oggi all'uomo che ha fatto
della conoscenza esoterica ed etica una delle strade principali dell'esistenza».
Un modo per utilizzare al meglio quanto la coscienza
ci offre, ancor prima di esperire stati di coscienza che possono reinquadrarci
nella nostra vera natura? «Sicuramente. La coscienza deve ampliarsi, conoscersi,
gestire la contrapposizione tra bene e male». E come se ne esce da questo
dualismo apparentemente irrisolvibile? «Con i modelli etici che l'uomo saprà
proporre a se stesso e agli altri». E lei è fiducioso? «Altrimenti non starei qui».
Sara Fedeli
Riproduci il filmato oppure procedi con il download.
|