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Formia. Gino Pompei. Cusani: "Intervenire subito"

Il Presidente della Provincia Armando Cusani ha inviato una missiva agli assessori regionali del Lazio Giorgio Simeoni (Formazione e Politiche del Lavoro), Marco Verzaschi (Sanità), Luciano Ciocchetti (Urbanistica), invitandoli ad una riunione con "carattere d’urgenza" sul caso della Società Gino Pompei di Formia. “Il Tavolo di concertazione (Provincia, Camera di Commercio, Assoindustria, Federlazio, Cgil-Cisl-Uil e Ugl, Pro.Svi SpA, Consorzi Asi Nord e Sud) sui problemi dell’Economia e del Lavoro, -scrive il Presidente Cusani- nell’esaminare lo stato di crisi che investe il settore tessile, ha approfondito la vicenda dei lavoratori dell’ex cravattificio Pompei di Formia anche alla luce dei risultati e degli accordi emersi nelle riunioni del 15 e del 21 luglio 2004 presso la Direzione Regionale della Formazione e Politiche per il Lavoro della Regione Lazio. «Interprete della volontà unanime dei componenti il Tavolo di Concertazione -continua il Presidente Cusani- chiedo in coerenza con l’impegno affermato e sottoscritto, che le parti, unitamente agli assessori regionali alla Sanità e all’Urbanistica, vengano convocate al più presto per esaminare la fattibilità dei progetti della Relax SpA (Centro di Fisioterapia in regime di convenzione) e della Colarullo Auto snc (creazione di nuove attività da affiancare all’officina riparazioni auto e al centro di revisione auto)». «Le iniziative imprenditoriali descritte – scrive ancora Cusani- appaiono, allo stato, le uniche strade percorribili per assicurare una ripresa occupazionale per parte delle maestranze previa riqualificazione professionale e garantire gli ammortizzatori sociali (Cigs) per ulteriori sei mesi ai lavoratori, anche quale misura di accompagnamento alla pensione per una parte di loro (circa una trentina, secondo stima sindacale)». «Le condizioni di base per l’ingresso delle due nuove aziende sono legate, nel caso della Relax SpA, -evidenzia il Presidente Cusani - all’accreditamento presso la Regione Lazio del Centro Fisioterapico e, più in generale, al cambio di destinazione d’uso dell’area ex Pompei per la quale il Comune di Formia ed il Consorzio Asi Sud hanno espresso la propria disponibilità, tenendo anche conto del fatto che il sito è inserito in un contesto fortemente urbanizzato e con rilevante presenza di uffici pubblici (Circondario Provincia, Commissariato Polizia di Stato, Agenzia delle Entrate) e strutture commerciali di media e grande dimensione». «Occorre discuterne e risolvere le questioni sul tappeto- conclude Cusani- sia nell’interesse delle maestranze, che di un comprensorio, come quello meridionale della provincia, interessato nel tempo da processi di deindustrializzazione di particolare rilevanza».

Mauro Cascio


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