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Latina. Alternativa sociale. Alessandra Mussolini: «Devolvo i miei rimborsi elettorali alla famiglie sotto la fascia di povertà. Un dovere morale»
Davanti le Telecamere di ParvapoliS Alessandra Mussolini, consigliere provinciale di
Alternativa Sociale.
Un'iniziativa importante, di che si tratta? «Ho deciso, assieme ai quadri di Alternativa
Sociale, di devolvere una quota consistente del rimborso per le spese elettorali delle Europee
alle famiglie italiane, con un reddito inferiore agli 800-1000 euro al mese che hanno dei figli
piccoli. E riusciremo a dare loro 250 euro nette per il mio mandato parlamentare.
E questo è un debito sociale che dovrebbero avere tutti i partiti. Noi ci sentiamo di farlo,
anche se per noi è un onere visto che siamo un partito piccolo ma a noi non interessa.
È una cosa importante. Saremo penalizzati per le affissioni ma non importa: siamo
sempre stati abituati a fare campagne elettorali con pochi soldi. Al progetto sacrificherò
anche parte del mio gettone di presenza al Consiglio Provinciale».
E le persone che ne hanno bisogno ringraziano. Ma non c'è il rischio di portare avanti
una cultura dell'assistenzialismo? «Io credo che il fatto che i partiti prendano soldi
dallo stato e li restituisca ai cittadini sia eticamente corretto. Lo scandalo è che ci
siano persone che devono pagare in dignità quello che lo stato dovrebbe riconoscere come
diritto. Io ho incontrato una donna che ha sempre vissuto qui a Littoria, è andata a lavorare
per due anni in Piemonte e ora che è tornata non le danno la casa popolare. Questi sono
gli scandali. Saremo accusati, non saremo accusati non importa: il mio partito intanto lo fa!
L'importante è riuscire a sostenere le famiglie. Per noi è un risultato importante,
anche moralmente». Non è anacronistico o assurdo che ci siano delle famiglie costrette
a vivere con redditi indecenti? «Ci stiamo americanizzando. Ci sono famiglie ricchissime
e famiglie ai margini. Come in America dove ci sono i barboni e le Cadillac. Non ci sono
più quei cuscinetti che dava lo Stato e che servivano a garantire le famiglie dalla miseria
e ad aiutare i giovani che non trovano lavoro. E quello che sta facendo la Casa della Libertà
è vergognosa. Lo stanno smembrando questo Stato. Succederà l'inferno».
Elisabetta Rizzo
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