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Latina. Doolin Street. Maria Corsetti: «Ho allevato una vipera in seno». E spunta un nuovo sito da tutelare dagli artisti locali: Largo Petrassi

Caro Mauro, te lo stavo raccontando giovedì sera al Doolin alla terza pinta della mia amatissima Guinness: credo di aver allevato una vipera in seno. L'altro giorno, transitavo per la Q5 (o quartiere Nuova Nascosa, come c'è scritto sui cartelli), quando arrivo a Largo Goffredo Petrassi. Esiste da poco, o meglio il largo esiste da qualche decennio, ma la denominazione è recentissima. Dico a mia sorella, che era in macchina con me: questo è Largo Petrassi, inaugurato qualche settimana fa. E lei sai che mi risponde? "Così spoglio? Già che c'erano potevano metterci qualcosa di commemorativo...". Mauro, non scherzava, l'ha detto sul serio. Ma dico io, vagli pure a da' l'idea a questi. Qui ci spunta l'artista locale e ci rovina. Parenti serpenti, quando meno te l'aspetti chi ti è più vicino ti pugnala alle spalle. Io che ho lanciato la campagna di protezione delle rotonde dagli artisti locali, io che ho pregato il cielo di Littoria affinché facesse scendere un fulmine per illuminare meglio il Fiore di Luce, cosa devo sentirmi dire da mia sorella. Vabbé, con lei me la vedo io, ma noi? Qui ci si solleva un problema di dimensioni da non sottovalutare. Perché Largo Petrassi è una preda ghiotta. Intitolato ad un grandissimo Maestro del 900 che ha onorato la nostra città, vuoi che non ispiri la creatività di qualche scultore del 2000, pronto ad accostare il suo nome alla venerabile notorietà di Petrassi? Temo Mauro, temo. Intanto la foto della settimana ritrae il Largo così come è oggi. Domani chissà.

Maria Corsetti


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