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Latina. Terme, sequestro terreni. Soddisfatti il Sindaco, il Presidente della Provincia e il liquidatore della società. «Troppe speculazioni»
Il sindaco di Latina, on. Vincenzo Zaccheo, il presidente dell’Amministrazione Provinciale,
Armando Cusani, il liquidatore della società Terme di Fogliano Spa, Salvatore d’Amico,
esprimono la loro soddisfazione per il provvedimento di sequestro probatorio del
decreto ingiuntivo, a suo tempo ottenuto dalla società ‘Condotte’ nei confronti
della società ‘Terme di Fogliano’, dei suoi atti conseguenti nonché dei terreni
di proprietà della società ‘Terme di Fogliano Spa’, provvedimento emesso dalla
Procura della Repubblica di Latina in relazione a gravi ipotesi di reato commesse ai
danni della società ‘Terme’, del Comune e dell’Amministrazione Provinciale, per le quali
risultano indagate più persone.
I fatti per i quali pende l’indagine penale che ha portato al provvedimento di
cautela reale, sono scaturiti dalla denuncia contro ignoti sporta dal sindaco di Latina,
Vincenzo Zaccheo, a seguito della ‘misteriosa’ sparizione del decreto ingiuntivo
richiesto ed ottenuto da ‘Condotte Spa’ e notificato alla società ‘Terme di Fogliano’
presso il Comune di Latina, per la somme di oltre nove miliardi di vecchie lire.
Tale provvedimento di sequestro di fatto congela l’azione civile esperita da ‘Condotte’
nei confronti delle ‘Terme di Fogliano Spa’ e mette ‘sotto tutela’ il possesso dei
terreni su cui doveva insistere la realizzazione della stazione termale, allo stato
paralizzando il procedimento di pignoramento. Lo stesso appare rivelare un’azione
tendente non soltanto ad un illecito arricchimento ai danni della città di Latina,
ma anche tesa inizialmente a gettare ombre sull’operato e sulla persona del
sindaco di Latina, azione che evidentemente ha potuto contare su una serie di
complicità non ancora completamente identificate.
Sarà atto dovuto del sindaco, del presidente dell’Amministrazione Provinciale e
del liquidatore, nelle loro rispettive qualità, conferire mandato ai legali di
fiducia affinché tutelino, sia in sede penale che civile, gli interessi della
Società, degli Enti e dell’intera città nei confronti di quanti si siano
resi responsabili di tali gravissime condotte, che la magistratura inquirente ha
individuato e/o individuerà nel prosieguo dell’attività d’indagine.
Elisabetta Rizzo
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