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Latina. Doolin Street. Maria Corsetti: «Orrore a Borgo Piave, una composizione terrificante. Mai a memoria d'uomo rotonda fu più kitch»
Caro Mauro, una bella pinta di Guinness al Doolin per brindare al gran finale non ce
la leva nessuno. Come promesso, ecco la tua rotonda preferita. Assolutamente da
sottolineare che la foto non rende giustizia all'assemblaggio che si staglia alle
porte di Latina, quando la SS 148 devia verso sud e ad accogliere il lavoratore
stanco c'è il nostro bel giocoliere appoggiato ad un cartellone che pubblicizza
il Festival del Circo (è finito lunedì 25, la foto risale a venerdì 29). Sotto
il giocoliere una siepina tagliata ad arte con la quale viene scritto "Città di Latina".
Siccome non ci facciamo mancare niente c'è anche lo stemma. A destra del nostro amico le
tre bandiere: nerazzurra (lo sanno solo i tifosi di calcio e di basket, ma sono i colori
di Latina), tricolore (e qui è più facile), sfondo azzurro e cerchio di stelline (via,
non vi ricordate la tv in bianco e nero e la sussiegosa scritta "eurovisione"?). Alle
spalle del fidato testimonial quattro alberi alti, molto alti, così si elimina del
tutto la visuale, già compromessa dalla collinetta costruita sulla rotonda.
Impossibile da vedere nella foto, ma sul lato opposto, alle pendici della
collinetta, c'è una fontana (Latina Città delle Acque).
Neanche la più terrificante composizione di conchiglie e piante grasse, in vendita alle
sagre più sfigate, accanto agli incensi, alle candele e alle tegole decorate con il
decoupage, riesce ad essere altrettanto kitch.
Si può fare di meglio? Che ne dite di aggiungere un fiore? Suggerirei un Fiore di
Luce (a proposito, l'abbiamo trascurato, ma lo sai che l'hanno riacceso? Ora brilla in rosa).
Maria Corsetti
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