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Latina. Rifiuti. Claudio Moscardelli: «Stiamo scontando un forte ritardo in tema di modernizzazione della raccolta e dello smaltimento»
La provincia di Latina sconta un forte ritardo in tema di modernizzazione della raccolta,
del trattamento e dello smaltimento dei rifiuti. A Latina la promessa elettorale della
chiusura della discarica di Borgo Montello è stata dal 1993 sempre scientemente disattesa.
Solo nel 2002 c’è stato un impegno formale di tutto il Consiglio Comunale per chiudere
la discarica e per verificare la presenza dei presupposti economici per realizzare il
termovalorizzatore, comunque non a Borgo Montello per il pregio dell’area, previo
raggiungimento degli obiettivi di raccolta differenziata spinta e di realizzazione di
impianti di riciclaggio rifiuti. Il Comune di Latina ha bruciato sino ad oggi ingenti
risorse nella società Latina Ambiente, senza riuscire a fare un passo in avanti verso
la raccolta differenziata - oggi al 5,8% - e continuando a fornire un servizio inadeguato
a fronte delle spese sostenute per questa società. Il centrodestra a livello provinciale
sostiene aprioristicamente la necessità di realizzare un termovalorizzatore, quale
soluzione ottimale per modernizzare il sevizio e chiudere la discarica di Borgo Montello,
per realizzare però sullo stesso sito l’impianto di termodistruzione, spacciato ai
cittadini di Borgo Montello e Borgo Bainsizza come opportunità di occupazione e di
sviluppo. In realtà, è una presa in giro perché i posto di lavoro sarebbero pochissimi e
il danno per le potenzialità economiche e per le aziende già operanti in zona sarebbe enorme.
Il sito di Borgo Montello non deve essere preso in considerazione perché comunque il
termovalorizzatore non eliminerebbe la necessità della discarica anche se più piccola e
l’area è artigianale, a vocazione turistica (Satricum) e agricola di qualità, come pure
indicato nel Piano Regolatore di Cervellati : gli impianti in questione vanno realizzati
in area industriale. Premesso che i parlamentari del centrodestra, campioni di demagogia,
hanno cavalcato a Cisterna la protesta dei cittadini contro la realizzazione di un
termovalorizzatore, assumere a priori come fa Cusani che il termovalorizzatore
s’ha da fare è allo stato privo di motivazioni reali. La Provincia avrebbe dovuto, intanto,
assolvere ai propri compiti: l’assenza del Piano Rifiuti per responsabilità della
maggioranza, con commissariamento della Regione, ha prodotto un danno ai cittadini enorme.
Il conferimento in discarica ha costi sempre più esorbitanti e le risorse bruciate
dai Comuni vengono sottratte ai servizi per i cittadini. Non sussistono le condizioni
economiche per realizzare l’impianto. Infatti, attuata una raccolta differenziata
spinta, anche in base alle indicazioni del Piano regionale dei Rifiuti che prevede un
abbattimento notevole dei rifiuti con la differenziazione e con il riciclaggio, tenuto
conto della presenza di impianti di termovalorizzazione già realizzati nel Lazio ed oggi
non a regime (vedi Colleferro e San Vittore), il residuo dei rifiuti prodotti non
giustifica economicamente la realizzazione di un termovalorizzatore, essendo
insufficienti per far funzionare a regime l’impianto. Saremo costretti a reperire
da altre province o da altre regioni i rifiuti per rendere economica la gestione
dell’impianto. È dunque necessario provvedere alla raccolta differenziata e
all’individuazione delle aree per gli impianti di riciclaggio e compattamento dei rifiuti.
Ciò abbatterà enormemente il volume dei rifiuti da conferire e gli impianti di riciclaggio
produrrebbero combustibile per i termovalorizzatori già realizzati, recuperando così
altre risorse. Per essere credibili i Sindaci debbono però porre mano seriamente
alla questione della raccolta differenziata, obiettivo regolarmente mancato dai
soci privati della varie società miste operanti da anni sul territorio, senza
aver mai raggiunto, tranne rare eccezioni, livelli di raccolta differenziata decenti,
a cominciare da Latina Ambiente ma non solo. Sul tema della raccolta differenziata ci
deve essere un salto di qualità, ponendo al centro il raggiungimento degli obiettivi di
igiene urbana attraverso programmi innovativi e nuovi soci privati all’altezza.
Andrea Apruzzese
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