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Latina. Museo Cambellotti. Giorgio De Marchis: «Le procedure della legge finanziaria consentivano di venire in possesso dell'immobile»
Un decreto del Ministero delle Finanze del 21 luglio 2003
sul trasferimento al patrimonio dello Stato di alcuni beni immobili individuati
dal decreto 27 marzo 2000 prevede tra gli altri beni alienabili anche la ex G.I.L.
sita in piazza San Marco.
«Considerato che
il bene è stato messo all'asta», scrive il consigliere Giorgio De Marchis in un'interrogazione
al Sindaco, «visto che
l'amministrazione comunale di Latina aveva manifestato in diverse circostanze
l'intenzione di insediare in quell'immobile il Museo Cambellotti
e considerato che
on questi anni sono stati effettuati lavori di ristrutturazione sul bene immobile,
che
l'Amministrazione comunale di latina non aveva la piena disponibilità dell'immobile
e quindi non aveva alcun titolo di possesso del bene immobile e che
la Legge finanziaria 2003 prevedeva all'art. 80 che " Al fine della valorizzazione
del patrimonio dello Stato, del recupero, della riqualificazione e della eventuale
ridestinazione d'uso, entro il 30 aprile di ogni anno, gli enti locali interessati ad
acquisire beni immobili del patrimonio dello Stato ubicati nel loro territorio possono
fare richiesta di detti beni all'Agenzia del demanio;
entro il 31 agosto di ogni anno, l'Agenzia del demanio, su conforme parere del Ministero
dell'economia e delle finanze anche sulle modalità e sulle condizioni della cessione,
comunica agli enti locali la propria disponibilità all'eventuale cessione"
ho chiesto di sapere dal Sindaco Zaccheo
il titolo di proprietà in base al quale è stata rilasciata la concessione edilizia
per la ristrutturazione del bene immobile
e perché l'Amministrazione comunale di Latina non abbia applicato le procedure
previste dall'art. 80 della legge finanziaria 2003 che avrebbero consentito al
Comune di Latina di venire in possesso del bene in via definitiva».
Andrea Apruzzese
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