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Pontinia. La politica ai tempi del dissesto. Giorgio Libralato: «L'amministrazione farebbe bene a spiegare con chiarezza le priorità»
«Dall'insediamento dell'amministrazione di centro destra del maggio 2003, le discussioni
politiche sono state incentrate su un dissesto preventivo e senza debiti, che ha lasciato
dubbi e perplessità anche sugli elettori che avevano sostenuto i nuovi amministratori visto
il calo di consensi sceso a circa il 40% nelle elezioni provinciali di giugno 2004».
Sono le parole di Giorgio Libralato portavoce, a Pontinia, dei Verdi.
«Tutto ruota intorno al dissesto e forse venerdi 12 ci sarà la prima sentenza sul ricorso
presentato da alcuni cittadini contro il dissesto.
Nel frattempo altri problemi sembrano passati in secondo piano e condizionati dallo stesso
dissesto: la politica del territorio, scolastica, culturale, sembrano messi in congelatore.
Ma è proprio nei momenti di difficoltà, come il dissesto, che occorre far emergere le
iniziative e le energie per ripartire, per affrontare le quotidianità, per un programma
sociale ed economico che sia la guida della comunità.
Il dissesto ha condizionato anche il regolamento comunale, togliendo, forse, spazio alle
opposizioni, ma anche al dibattito e al confronto sui principali temi della politica.
Qualunque sarà la sentenza del TAR il 12 novembre (se non verrà rinviata) Pontinia e i
suoi abitanti attendono notizie e fatti da questa amministrazione di centro destra che
forse si dimetterà nella prossima primavera, se, come ha dichiarato il Sindaco, Mochi sarà
eletto consigliere regionale.
Probabilmente il futuro dei lavoratori della Trasco sarà legato alla sentenza, ma le
attività produttive, l'agricoltura, i genitori dei ragazzi della scuola dell'obbligo
attendono risposte che vengono rinviate da un anno e mezzo:
che fine hanno fatto i piani particolareggiati approvati dalla giunta di centro sinistra: Quartaccio, il centro storico, la zona artigianale?
Il Teatro Max - Fellini quando tornerà disponibile per manifestazioni teatrali, canore, di intrattenimento e magari per dibattiti e convegni?
Qual è il futuro della zona di Mazzocchio, decolleranno le nuove industrie, saranno riutilizzati i siti dimessi, oppure diventerà un aeroporto, la sede di centro trattamento rifiuti, l'ubicazione dell'inceneritore, la sua destinazione sarà scelta dagli amministratori di Pontinia o dagli altri Sindaci che avanzano proposte?
Il sistema stradale sarà messo in sicurezza, come e quando? E sarà collegato al sistema viario provinciale? Mazzocchio sarà collegato in modo adeguato alla rete viaria e ferroviaria?
L'agricoltura sarà abbandonata a sé stessa o verrà rilanciata? Quale il sostegno alle necessità ed emergenze degli agricoltori dalla lotta al vaccino contro la blu tongue, alle quote latte, alla salvaguardia dei prodotti locali e alle aziende di trasformazione degli stessi prodotti?
L'inquinamento dei corsi d'acqua come sarà combattuto?
Qual è la posizione dell'amministrazione rispetto al disservizio della gestione dell'acqua negli altri comuni e agli aumenti indiscriminati dei servizi e delle tariffe dovute al passaggio della gestione ad Acqualatina?
Quale la posizione dell'amministrazione in merito alla raccolta, smaltimento e riciclo dei rifiuti solidi urbani?
Infine Pontinia continuerà ad essere un centro rurale, diventerà una zona artigianale - industriale, una città giardino, quale il futuro economico, sociale e urbanistico?
Quali speranze e prospettive per i giovani?»
Rita Bittarelli
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