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Latina. L'insostenibile leggerezza della criminalità. Maurizio Calvi: «Si va radicando sempre di più nei giovani un sano senso dello Stato»

Il senatore pontino Maurizio Calvi, già Vicepresidente della Commissione Parlamentare Antimafia ed oggi Membro dell’Ufficio Politico Nazionale dell’Udeur, torna ad esprimere preoccupazione a seguito delle ultime azioni criminali compiute contro quattro carabinieri in borghese su una vettura civile e cinque giovani di Scampia. «È una nuova strategia - sostiene il senatore Maurizio Calvi - che mira a colpire nel mucchio per “educare” l’intera collettività, in cui comincia a farsi strada la cultura della legalità e del convivere civile secondo le regole dello stato di diritto. Questo spiega la scelta contingente degli obiettivi: i Carabinieri simbolo per eccellenza nell’immaginario collettivo dello Stato e delle sue Leggi; i giovani che più vivo e forte sentono il desiderio di cambiamento e sono in questo apertamente impegnati». «Per questi motivi - prosegue l’ex Vicepresidente della Commissione Antimafia - ritengo fuorviante la ricerca di motivi contingenti, quali particolari indagini svolte dai Carabinieri o presunte colpe o inconsapevoli coinvolgimenti dei ragazzi. Si vuole intimidire per tentare di fermare la crescente diffusione, in particolare tra i giovani, della cultura della legalità». «In definitiva - sostiene il rappresentante dell’Udeur - si vuole lanciare un messaggio ai cittadini ed a quanti per compito istituzionale devono vigilare sul suo rispetto e sulla sua applicazione. Questo è ancora più grave di atti mirati e contingenti, in quanto presuppone un inaccettabile disegno politico della camorra, decisa ad imporre il suo potere e le sue regole con la violenza e l’intimidazione». «La nostra risposta, sia come Stato che come cittadini, - conclude il senatore Maurizio Calvi - deve essere ferma ed adeguata. Alla camorra deve essere chiaro che i metodi che in passato hanno funzionato ora sono diventati controproducenti, che la società è cresciuta e continua, soprattutto grazie ai giovani che apertamente e con spirito critico affrontano e discutono questi problemi, a divenire sempre più matura, peraltro riconoscendosi sempre più nei simboli, quali i Carabinieri, che incarnano il senso dello Stato e della Legalità».

Andrea Apruzzese


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