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Latina. Oggi è già domani. Paola Quattrini: «Una commedia brillante. La gente se ne va divertita. E grazie alla mia frittata pure affamata»
Davanti le Telecamere di ParvapoliS Paola Quattrini, in scena questa sera al Teatro
D'Annunzio con la commedia "Oggi è già domani".
Una commedia brillante in cui la fa da padrona la solitudine...
«Sì, il mio compagno è il muro della cucina. È con lui che parlo, che mi sfogo.
La commedia è divertente. La gente ride, si diverte. Tra l'altro mentre racconto
io cucino una frittata di spinaci e si sente tutto l'odore in sala. Il pubblico
va via con una gran fame». Lei ha iniziato con Sartre, con "Le mani sporche" vinse
un premio importante come le Noci d'Argento. Poi lavorò con Walter Chiari e Gino
Bramieri. È facile passare da un ruolo all'altro, da un genere all'altro?
«Un Attore con la A maiuscola dovrebbe saper fare qualunque tipo di ruolo.
Non dovrebbe stupire. Non è bello avere un'etichetta. E poi io sento la
necessità, per ricaricarmi, di passare da un repertorio all'altro.
È come succede nella vita, no? Non sempre te ne stai a sghignazzare, ci sono anche
dei momenti di riflessione, dei momenti di dolore. Per me il palcoscenico,
e io ci sono nata, è di tanti colori. E il pubblico mi ama perché ci si ritrova
sempre». Lei è anche una brava doppiatrice... «Lo sono stata. Ho fatto un po'
di tutto in questo mestiere». Ed ha trasmesso questa passione a sua figlia, Selvaggia...
«Sì, vuole fare l'attrice anche lei. Le auguro la mia stessa fortuna.
Sono tanti che vogliono fare questo mestiere. Io cerco sempre di scoraggiare chi
è agli inizi. Ma del resto, quando c'è la passione...».
Claudio Ruggiero
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