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Pontinia. Agricoltura. Giorgio Libralato (Verdi): «Da parte della filiera di governo non ci sono mai state politiche forti per l'economia»
Il comunicato della LIAG, Federazione Italiana Liberi Imprenditori Agricoli, diffuso ieri
riporta l'attenzione su un problema che è tutt'altro che risolto o chiarito.
Spiega Giorgio Libralato dei Verdi:
«Molti sono
stati i commenti alla sentenza del TAR di Latina che non ha concesso la sospensiva
sulle sanzioni relative alle quote latte, ma sicuramente occorre attendere il giudizio
nel merito. Sarebbe anche interessante sapere se ciò che la LIAG denuncia in merito al
latte di dubbia provenienza utilizzato per "i prodotti locali di qualità", al latte in
nero conferito, alla blu tongue, all'anagrafe bovina corrisponda a verità. Oltre questi
aspetti che investono gli organi competenti è curioso osservare che a parte gli interventi
dei verdi per la pace, in particolare delle senatrici verdi Loredana de Petris e Anna Donati,
le altre forze politiche sembrano ignorare l'argomento e il problema. L'argomento sembra
ignorato (almeno la stampa non ne parla) anche dagli esponenti politici eletti in
provincia di Latina, nonostante l'agricoltura rappresenti una spinta importante
dell'economia locale, comprese le industrie di lavorazione dei prodotti agricoli
e tutti servizi collegati. Anche gli Enti locali, al di fuori di parole vuote del
tipo "concertazione", "fare sistema", "filiera di governo", "sinergia", al di fuori di
tavoli di riunioni e commissioni non ha prodotto documenti ed iniziative "forti" per la difesa
dell'agricoltura e quindi dell'economia locale. Non bastano certo le autostrade o le
grandi infrastrutture ad un economia locale che se non si difende rischia di scomparire,
come chiede la LIAG. E' giusto il rispetto delle regole, ma le regole possono e devono
essere adeguate quando sono ingiuste, non garantiscono il rispetto di alcune categorie,
né devono essere rispettate a senso unico. I verdi per la pace continueranno a sostenere
le istanze degli agricoltori e delle loro associazioni di categoria».
Andrea Apruzzese
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