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Latina. Antenna Selvaggia. Fabrizio Vitali: «Alla gente è stata tolta anche la possibilità di intervenire a tutela della propria salute»

«La telefonia mobile, di grande utilità per tutti noi, è sfruttata alle spalle di parte dei residenti che vivono o che vivranno immersi in campi elettromagnetici oltre i limiti che l’organizzazione mondiale della sanità prescrive». Scrive Fabrizio Vitali, coordinatore provinciale dei Verdi: «Le giuste rimostranza e preoccupazioni di tanti nostri concittadini per l’installazione, praticamente ovunque, di antenne di per telefonia mobile sono l’effetto della normativa che il governo di centro-destra e il ministro di alleanza nazionale Gasparri hanno voluto. Era possibile per i Comuni, prima dell’intervento normativo dell’attuale governo, intervenire in termini di tutela per siti da proteggere (ospedali... scuole...parchi). I Comuni dovevano rilasciare concessione edilizia e potevano redigere propri regolamenti a tutela dei cittadini. Con la normativa attuale voluta dal governo di centro-destra: per i gestori è sufficiente denuncia di inizio attività per installare un impianto; è stabilita limitazione alla proprietà privata, permettendo ai Gestori di agire direttamente in giudizio contro i Cittadini che vogliono impedire l’installazione degli impianti sulla loro proprietà; l'operatore di telecomunicazioni può agire direttamente in giudizio contro i cittadini per far cessare eventuali impedimenti e turbative al passaggio ed alla installazione delle infrastrutture. Le stazioni radio base per telefonia mobile sono oggi una emergenza sociale, non per la loro inutilità, ma per l’assenza di norme capaci di tutelare la salute dei cittadini. A Latina si ripetono ogni giorno nuovi casi di comitati di cittadini che contrastano le installazioni, ai quali è stata però tolta ogni possibilità di intervenire per la salubrità dell’ambiente di vita. Una vittoria per i gestori e il grande business che la telefonia mobile procura, grandi affari che passano sulla testa dei cittadini. Ci si aspettavano decreti attuativi capaci di conciliare sicurezza e affari, in nome del progresso. La normativa voluta dal governo tutela gli affari e provoca emergenze sociali.

Andrea Apruzzese


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