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Aprilia. City manager o funzionario di partito pagato con i soldi della città? Iniziativa democratica interviene sul "caso" Cesira D'Urgolo
«Assistiamo all'ennesima caduta di stile di questa Amministrazione Comunale di centrodestra».
Con queste parole, il coordinatore del tavolo del centrosinistra apriliano Vincenzo
Castrillo vuole entrare nel merito della vicenda Cesira D'Urgolo, partendo dal comunicato
congiunto a firma sua e di Paolo Perotto che chiariva i motivi, interni a Forza Italia,
dell'uscita dal gruppo del partito di Berlusconi, del Consigliere Di Domenico e della
vicenda Messere, Presidente dell'Aprilia Multiservizi. "Non mi sembra professionalmente
corretto -continua Vincenzo Castrillo- che Cesira D'Urgolo, City Manager del Comune
di Aprilia fino al prossimo 31 dicembre, si presti a commenti e giudizi su scelte politiche
della Pubblica Amministrazione, criticando pareri e decisioni di Consiglieri Comunali e
di Presidenti di Aziende Municipalizzate. Nessun problema, intendiamoci e ci teniamo a
ribadirlo, per le opinioni più che legittime del Capogruppo in Consiglio Comunale
Paolo Perotto che è rimasto nei ranghi del suo ruolo politico. Inopportune e fuori luogo,
invece, ci sembrano, a questo punto, le dichiarazioni di Cesira D'Urgolo che viene pagata,
anche profumatamente, per un ruolo di consulente, quello di City Manager, di primo
piano nell'Amministrazione Pubblica e che, quindi, non può interferire su vicende
politiche interne alla maggioranza. Simili cadute di stile sono nocive alla città e
confermano la confusione dei ruoli che quest'Amministrazione Comunale di centrodestra
ci sta facendo vedere da un po' di tempo a questa parte. A questo punto, ci dispiace
dirlo, ma siamo di fronte ad un'ulteriore prova di come per tutto questo tempo si è
pagato non un consulente pubblico per risolvere i problemi della città come ci si
voleva far credere, ma un funzionario di partito. Una preoccupazione che tutto il
centrosinistra aveva condiviso anche con qualche esponente della maggioranza. Cesira
D'Urgolo ora non solo ci ha confermato apertamente questa preoccupazione ma ha
confermato che la sua nomina a City Manager non aveva nulla a che vedere con il
bene della città di Aprilia».
Andrea Apruzzese
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