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Latina. Premio De Filippo. Luisa Corna: «Non ho avuto modo di conoscerlo. Incarna quella poliedricità nello spettacolo a cui miro io»
Davanti le Telecamere di ParvapoliS Luisa Corna, ospite del Galà di presentazione
dl Premio Peppino De Filippo.
Un omaggio ad un grande artista...
«Io non ho avuto modo di conoscerlo. Ed ho scoperto tante cose che disegnano il suo
profilo, il suo carattere». Un personaggio poliedrico. Un po' come te...
«Io cerco di mettermi in gioco a 360°. È tipico dello spettacolo. Non si finisce mai
di imparare».
Lo fai per te stessa o per trasmettere? «Per me stessa. Mi piace vedere, sperimentare
fino a dove posso arrivare».
Una domanda classica: quanto conta la bellezza? «Dipende da cosa vuoi fare.
Inizialmente ti favorisce ma la bellezza può diventare una trappola».
Quanto maschilismo c'è nel mondo dello spettacolo? «C'è. Ma non so dirvi quanto».
Per arrivare dove sei arrivata grande determinazione... «Sì, e non sempre è facile.
L'ideale è credere sempre se stessi. Ma quando ti trovi davanti dei muri...».
E nel futuro cosa c'è? «Con Giorgio Albertazzi e Dario Fo ho fatto una cosa molto bella,
e la vedrete in tivvù a Gennaio. Ed un doppiaggio di un cartone animato che vedrete anche
questo l'anno prossimo».
Elisabetta Rizzo
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