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Latina. Doolin Street. Maria Corsetti: «Riesumiamo la vecchia palma in piazza, in fondo stiamo riesumando anche i fan dei Duran Duran...»
Caro Mauro, hai visto? A forza di bere Guinness è tornato il sole. E con il sole l'ottimismo.
Buone notizie: si avvicina il 18 dicembre, il compleanno di Latina per chi non lo sapesse,
e nessuna opera nuova pare destinata a spuntare sulle rotonde della città. Questo significa
un ridimensionamento di Doolin Street? Ma niente affatto! Siamo così ricchi di spunti
che ce n'è ancora per centinaia di puntate. Certo, meraviglie come il giocoliere non
se ne vedono in questi giorni, ma confidiamo nella fantasia dei concittadini. Intanto
in Piazza del Popolo mi pare stiano allestendo l'albero di Natale. Siamo definitivamente
tornati al tradizionale abete. Quella palmetta tanto vituperata di due anni fa non ce
la propinano più. Eppure in sua difesa si era alzata la voce autorevole di Antonio
Pennacchi che l'aveva interpretata come un segnale di accoglienza ai tanti extracomunitari
che ospitiamo. In fondo diciamocelo: ma che fastidio ci dava per un mese una palma
spelacchiata. Come l'hanno messa, l'hanno anche tolta. Era comunque un albero, destinato
a fare la sua parte solo nel periodo natalizio. Poi di nuovo al vivaio o da qualche
altra parte (a proposito, sarà ancora viva? Lanciamo un appello per sapere che fine
ha fatto. In fondo stiamo riesumando i fan dei Duran Duran...). Voglio dire,
perché tanto accanimento per una pianta? Anzi, sai che ti dico: viva gli alberi, le
piante e i fiori. Purché non siano fiori di luce...(a proposito, l'attuale mutazione
genetica dell'opera di via del Lido vede illuminato di rosa solo il torso).
Maria Corsetti
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