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Latina. Premio Letterario. Gianluca Campagna (ego): «Un grande successo». Vince Roberto Palumbo. Protesta Fernando Bassoli, terzo

Davanti le Telecamere di ParvapoliS Gianluca Campagna, editore, direttore del mensile "ego", nonch‚ ideatore e "deus ex machina" del premio letterario "ego Racconto Latina". Trecento sono stati i racconti giunti alla segreteria del premio, tra i quali sono stati selezionati i diciassette contenuti nell'antologia, che hanno preso parte alla fase finale del concorso, vinto da Roberto Palumbo con "La città che non c'è". è stato un grande successo. «Sì, è stata una selezione molto dura. Più che "deus ex machina" - riferito solo al sottoscritto - credo che il merito vada equamente diviso all'interno di tutta la redazione, perché anche il semplice segretario ha portato un costrutto eccezionale all'intera iniziativa. Questo è il sesto titolo che facciamo come "ego book": credo che per una piccola realtà editoriale del territorio come la nostra, sia un grandissimo risultato. Noi andiamo avanti grazie agli amici ed agli sponsor, e do appuntamento a tutti quanti anche per il prossimo anno». Prima di dare appuntamento per il prossimo anno, vediamo i vincitori di questa edizione, in primis Roberto Palumbo e via via gli altri, che hanno partecipato anche con racconti particolari (sempre con al centro la nostra città), come l'opera che descrive una Latina da sogno, con una Marina già rivista e rifatta. Un premio che non solo fa cultura, ma che preannuncia anche le visioni della Latina del futuro, come forse sarà nel 2010 o 2020? «Forse anche 2050, se ci atteniamo a dei racconti "maledettamente fantasiosi", come li ho definiti io: ce n'è uno godibile, di Domenico Di Mambro ("Racconto Latina") che è particolarmente carino. C'è anche una voce molto cruda, quella del primo classificato, Roberto Palumbo, che ha saputo descrivere, con dovizia di particolari davvero incisivi, la Latina vista da un ultracinquantenne, che poi è la Latina che tutti conosciamo, che tutti vediamo, che vedo anche io che sono un ultratrentenne e che può vedere magari anche un adolescente. Ci sono anche altre voci, come quella particolare e curiosa di Pasquale Verrengia, segretario della Cisl, cimentatosi nello scrivere un racconto nostalgico che ha toccato le corde del cuore. Sono diverse voci: "ego", come suo costume, dà voce a chi ha qualcosa da dire». Voce quindi anche per l'anno prossimo: rivolgiamo un invito ai nuovi autori per il 2005. «Si, arrivederci al 2005 con i nuovi autori». Molti i partecipanti alla serata finale del premio, svoltasi nell'aula magna dell'Istituto Vittorio Veneto, cui hanno preso parte anche diverse autorità, che hanno portato il loro saluto all'iniziativa, celebrata come un importante passaggio culturale della comunità pontina: dall'assessore al Turismo del Comune di Latina Enrico Tiero al sindaco di Cori, Tommaso Bianchi, dal sindaco di Sermoneta, Pina Giovannoli, all'assessore alla Cultura della Provincia di Latina, Fabio Bianchi, da Massimo Avallone, presidente della Commissione provinciale al Turismo di Latina, al senatore Ajmone Finestra. Ma veniamo ai premiati, iniziando dalle menzioni d'onore: la prima è andata a Domenico Di Mambro, per il suo "Racconto Latina": un'opera in cui il capoluogo pontino appare "di sogno", con una Marina interamente rinnovata e riqualificata (anche se un po' "californiana"), autobus e servizi pubblici perfettamente funzionanti; Seconda menzione d'onore a Pasquale Verrengia, per il suo "Un gol da poesia", per aver riportato la Latina degli anni 50. Terza a Ferdinando Bassoli per "L'amaro sapore del disagio", che non l'ha ritirata in segno di protesta contro le autorità, ree, secondo lui, di dimenticare il nonno, che fu sindaco di Latina dal '46 al '51: "per questo - ha precisato nel messaggio inviato al premio - ho deciso di non partecipare a nessuna iniziativa pubblica". Ma veniamo ora ai premi e sciogliamo la classifica, partendo naturalmente dalla terza classificata, Anna Lungo, con "Tutto in un giorno". Al secondo posto si è piazzata Paola Bellei con "Bentornato Andrea", mentre il vincitore assoluto, come abbiamo visto, è stato Roberto Palumbo, con "La città che non c'è".

Andrea Apruzzese

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