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Latina. Erosione delle coste. Giorgio Libralato: «Non capiamo perché i nostri amministratori non si documentino o non frequentino convegni»
Un interessante convegno sulle coste, sulle prospettive di sviluppo del turismo si era
tenuto il 9 novembre 2002 a San Felice Circeo organizzato dal Rotary Club e veniva ripreso
dalle varie cronache locali. Ricorda Giorgio Libralato (Verdi): «Molto qualificante il tavolo dei relatori composto da esperti
a livello nazionale, docenti dell'Università La Sapienza e di altre università, esperti
provenienti dalla Liguria, Toscana e Sardegna ad illustrare studi e proposte. Moderatore
del convegno il professore universitario e giornalista di Rai Tre Mario Tozzi. Scarsa la
presenza di politici locali, anche perché quelli presenti non hanno brillato né in fatto
di ambiente né per la valorizzazione del turismo. Si era parlato del raddoppio del porto
del Circeo, con espressione quasi unanime di contrarietà ad un progetto per il quale non
erano chiari i benefici, ma erano evidenti i danni all'ambiente marino, all'erosione che
avrebbe provocato da San Felice verso Terracina, poi di conseguenza agli altri lidi.
Conclusione unanime e condivisa che per evitare e prevenire o recuperare l'erosione delle
coste dovevano essere effettuati interventi morbidi di rinascimento e venivano dichiarati
inadeguati pannelli (o pennelli) e comunque tutte quelle barriere fisse che forse risolvano
(temporaneamente) il problema dell'erosione in un dato tratto di spiaggia, ma lo spostano,
aggravandolo, a sud per il gioco delle correnti. La stranezza consiste che diversi
esponenti qualificati (professori e scienziati) a livello nazionale giungevano a delle
conclusioni tecniche e scientifiche, ma lo stesso giorno nelle cronache locali veniva
annunciato un progetto esattamente contrario consistente nel rinascimento della spiaggia
del lido di Latina in modo "aggressivo" per il territorio che avrebbe spostato ed
aumentato l'erosione a sud. Esattamente ciò che, dopo l'intervento realizzato sulla
spiaggia di Latina, viene lamentato sulle cronache dei giornali da alcuni amministratori
e studiosi sulle spiagge di Sabaudia. Ulteriore stranezza consiste nell'osservare
che il colore del Sindaco e delle amministrazioni interessate sono le stesse, così come
quella della giunta regionale. Ancora una volta si nota il proliferare di "grandi opere"
(il costo sembra sia di qualche milione di euro, stando alle cronache dei giornali) che
creano, forse, un beneficio locale, ma un danno maggiore ai vicini.
In provincia di Latina, ancora una volta, sembra mancare una seria programmazione ed
un progetto unitario sulla gestione del mare, dell'ambiente, ma anche del turismo.
Un'altra conclusione unanime del convegno del novembre 2002 era sull'opportunità che
un turismo che valorizza e tutela l'ambiente, crea posti di lavoro, occupazione,
dando respiro ad una economia locale che non ha molte altre risorse. Dopo lo
svolgimento del convegno ho ricontattato Mario Tozzi, con il quale ci chiedevamo
dopo quanto tempo sarebbe esplosa l'erosione a Sabaudia e quindi a San Felice Circeo,
dovuta agli interventi annunciati sulla spiaggia di Latina Lido. Non si è
dovuto attendere molto tempo. L'amministrazione provinciale di Latina dovrebbe
farsi carico di studiare la situazione, lasciare da parte parole vuote come "tavoli
di lavoro", "sinergia", "concertazione", "project financing" e partire dalle situazione
reali con iniziative concrete che sono già state attuate in altre parti, basta solo
documentarsi. Oltre a fare i viaggi a Vienna, si potrebbe semplicemente partecipare
ai vari convegni a Latina, oppure chiedere l'esito di studi e ricerche all'Università
la Sapienza di Roma: dalla Stazione di Latina Scalo occorrono dai 30 ai 40 minuti».
Andrea Apruzzese
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