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Latina. Mustang, il regno proibito. Luigi Fieni: «Un'esperienza spirituale unica: trovi quel che hai già di dentro e non sapevi di avere»

Davanti le Telecamere di ParvapoliS Luigi Fieni, restauratore di dipinti e monasteri. A Latina per una mostra, che si chiude oggi presso il Centro Aspasia, in corso della Repubblica, dal titolo "Gustang, il regno proibito". Che vuol dire? «Sono stato a Gustang per sei anni. Facevo il restauratore e ho formato sul posto altri restauratori, tra la gente di Lo-Monthang con l'American Himalaian Foundation. Quello che vedete in questa mostra è la testimonianza di questa esperienza. Sono andato con la macchina fotografica». C'è arte in ciò che restauri e in ciò che cogli con l'obiettivo... «Grazie per il complimento, è un riflesso del vivere in un regno di povertà e solitudine». Perché ti sei avvicinato? «Sono rimasto affascinato dalla semplicità e dalla generosità della gente. Eravamo a tre giorni di cavallo dal primo aeroporto. Ho riscoperto tanti valori, oggi persi nelle società ricche dell'Occidente. Anche spirituali. E ringrazio l'Unila che mi ha dato l'opportunità di fare questa mostra». Questa esperienza ti ha dunque arricchito molto... «Sì, trovi quel che hai e non sapevi di averlo».
Aspasia, dalle 10 fino alle 21.30.

Elisabetta Rizzo