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Latina. Mamma li Turchi. Alessandra Mussolini: «Devono restare fuori dall'Europa». Ma oggi il populismo sembra non fare più così tanti proseliti...

Davanti le Telecamere di ParvapoliS Alessandra Mussolini, a Latina in occasione del compleanno della città. «Essere presenti sul territorio è importante. Io son venuta anche con le mie figlie». Quanto è cambiata Latina in questi anni e come doveva essere? «Io credo che sia importante il settore agricolo. Le istituzioni devono vigiliare affinché non si distrugga in nome di altri interessi. Non con conflittualità». Allarghiamo il discorso. Lei si candiderà alle regionali. Che ruolo vuole avere e che ruolo vuole dare alla nostra città? «Non faremo accordi con destra e sinistra. Noi siamo contro i monopoli, vogliamo essere super partes per stare dalla parte del cittadino. C'è sempre il rischio che l'opposizione non faccia l'opposizione perché alla fine ci sono interessi condivisi. E questo è sbagliato. Perché questi interessi vanno a svantaggio dei cittadini». Lei a Bruxelles ha votato contro la proposta di dare un milione di euro alla chiesa cattolica per la giornata della gioventù. Un modo per far capire il valore della laicità nelle istituzioni? «No. Anzi. Le tradizioni italiane vanno rispettate, incluse quelle religiose. Se per laicità si intende che bisogna costruire moschee lì non siamo più d'accordo. Non dobbiamo arrivare a situazioni in cui non si può più nemmeno dire "bambin Gesù" perché se no si offende Tizio o si offende Caio. Chi si offende andasse in Algeria o in Marocco. Noi dobbiamo avere le nostre tradizioni, la nostra religione. Chi non vuole vedere la croce se ne vada». Sì, normalmente in un contesto europeo si fa notare come le credenze religiose abbiamo una forte valenza geografica e da qui c'è la necessità di non avere una credenza che si imponga alle altre. E a questo proposito: Turchia in Europa ed apertura dei negoziati. Cosa ne pensa? «No. È un errore gravissimo. Voluto e sponsorizzato da questo ministro degli Esteri che è Fini. Noi ci ritroveremo uno stato islamico con i suoi 75 milioni di abitanti. Il primo Paese dell'Unione Europea. E questo è molto grave, soprattutto perché nel Trattato non sono menzionate le radici cristiane. L'Europa non le ha voluto riconoscerle. Quindi cosa vuol dire? Tutto in mano ai Turchi?».

Elisabetta Rizzo

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