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Latina. La Memoria negata. Fernando Bassoli: «Mio nonno, primo sindaco della città, vittima della malasanità. Per lui nemmeno una targa»
Gentile Direttore,
mi propongo, con estrema civiltà, di denunciare l'incomprensibile oblio di un periodo
fondamentale della storia della nostra città: quello della giunta del 1946-1951, guidata
dal Sindaco Fernando Bassoli, che ricostruì una Latina ridotta a macerie dalla guerra.
In memoria del primo Sindaco di Latina non è stata intestata nemmeno una strada.
Eppure egli fece molto, per la nostra comunità. E lo sanno tutti. Chiedete pure in giro.
La carriera politica di mio nonno fu successivamente condizionata da un episodio datato
1957, quando rimase vittima di un drammatico sinistro. La sua auto fu centrata
in pieno da una Harley Davidson guidata da un diciottenne (che guidava
sdraiato in orizzontale sulla moto) all'altezza di Borgo San Donato. Un'intera famiglia:
padre, madre e due figli, si ritrovò di colpo in un fosso con ossa rotte e traumi vari.
Sapete chi soccorse per primo mio nonno? l'Avv. Giorgio Zeppieri, che passava di lì.
All'Ospedale Civile, però, combinarono un guaio grosso. Non si accorsero che aveva
riportato la frattura delle vertebre cervicali. Vi rendete conto? Non gli misero
nemmeno un collarino, niente di niente. Non solo. Lo operarono così bene da
rendergli una gamba più corta dell'altra di 12 cm. Misteri della Sanità pontina.
Rioperata a Roma, la gamba tornò più o meno a posto, ma quella frattura alle vertebre
non rilevata produsse disastri. Mio nonno Fernando perse progressivamente la vista,
a causa della formazione di un meningioma olfattivo che gli distrusse i nervi ottici.
Tutto ciò non gli impedì di sedere in Consiglio comunale per vent'anni. Pioniere
della bonifica, primo Sindaco di Latina, Presidente del Circolo cittadino, primo
Concessionario Fiat della provincia (quella, per intenderci, di viale 18 dicembre,
colpita da provvedimento di "zona verde" da parte del Comune negli anni 80),
vittima della strada e vittima della malasanità. Ma soprattutto: persona onesta.
Tutto questo è stato mio nonno. Troppo poco per essere ricordato? Non vi pare che
meritasse e meriti, come minimo, l'intestazione di una strada?
Fernando Bassoli
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