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Latina. Due Torri, lettera aperta a Zaccheo. Giorgio De Marchis: «La nostra sarà pure una città giovane, ma di certo non è la città dei fessi»

«Quando si tratta di difendere la città e la sua dignità, debbo ammettere, che il Sindaco Zaccheo è sempre in prima fila». Giorgio De Marchis, consigliere comunale dei Democratici di Sinistra in una lettera aperta al primo cittadino rileva che però è "opportuno rileggere alcuni delicati passaggi inerenti la gestione del commercio nella nostra città per avere una visione d'insieme che forse ci farà capire qualcosa di più. Ricordo la vicenda di OBI, la mega-ferramenta che per esercitare in carenza di licenza venne addirittura divisa in reparti di vendita e magazzino, quando tutti sapevano che la superficie di vendita era solo una ed occupava l'intera area dello store, oppure il caso del Camelot Village dinanzi Latina Fiori, un Villaggio musicale all'aperto che doveva durare un'intera estate ma dopo varie proteste dei cittadini venne chiuso, purtroppo il Comune notificò l'ordinanza di chiusura soltanto il giorno dopo la chiusura effettiva dell'evento. Trovo particolarmente illuminante il passaggio nel quale Lei parla di privati che metterebbero in atto "forzature di comportamenti". In effetti questo è successo in questi anni. Lei ha ragione, tuttavia mi corre l'obbligo di ricordaLe che forzature di eguale natura si sono presentate in diverse occasioni nel corso degli ultimi anni, in particolare questo fenomeno si è consolidato durante un arco temporale cha abbraccia tutta la gestione di governo della destra e del centro destra, ovvero dal 1994 ad oggi. Vede Sindaco quando Lei dice che i privati hanno forzato i comportamenti, dovrebbe anche fare una valutazione sul comportamento tenuto dall'istituzione pubblica, l'amministrazione comunale di Latina che ha avallato questi comportamenti non proprio trasparenti ed efficienti, venendo meno alla funzione di programmazione e di controllo che le compete, contribuendo purtroppo a far passare il principio che a Latina si possa fare tutto visto che il Comune non notifica mai le ordinanze di chiusura per tempo e prima o poi tutto si sistema. Sig. Sindaco, mai nessuna attività "irregolare" è stata chiusa in questi anni, neanche per un minuto. E proprio questo "buco nero" in questi anni ha alimentato questa zona di illegalità. Infine vi è un ultimo, ma non meno importante problema, quello di una città privata della programmazione urbanistica che continua a registrare la nascita di negozi in aree che il vecchio PRG destinava a uffici e servizi previsti, oppure villette al posto della zona agricola che sempre quel vecchio piano prevedeva. La verità, caro Sindaco, è che non si può più far finta di nulla, questa città, voglia o meno Forza Italia, ha bisogno di un nuovo PRG, altrimenti di "Due Torri" ne avremo una al mese. Infine è opportuno che l'Amministrazione pubblica recuperi in dignità istituzionale, pertanto Le chiedo Sig. Sindaco di non consentire più a Dirigenti ed Assessori di nascondersi dietro ai problemi di mancata "notifica" delle ordinanze di chiusura, perché la nostra sarà anche una città giovane ma non è certamente una città di fessi".

Andrea Apruzzese


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