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Latina. Dossier, ultimo giorno. Di Pietro su Battisti: «Per me è vergognoso dare letture filosofeggianti e pseudoculturali di un assassino»
«Per me è vergognoso dare letture filosofeggianti e pseudoculturali di un assassino».
Dure le parole di Antonio Di Pietro sul pluriomicida di Sermoneta Cesare Battisti,
la cui figura qualche settore di estrema sinistra ha tentato di riabilitare, in nome di
qualche romanzetto (senza pretese) che il Battisti avrebbe scritto in "esilio" in Francia.
Dopo l'indegnità morale della fuga, questi tentativi di nobilitazione pseudoculturale
sono dunque solo un tentativo di ricostruirsi una verginità? «Sono piccoli tentativi,
tipici in genere degli estremismi, tanto di sinistra quanto di destra. Ma oltre
a questi discorsi che lasciano il tempo che trovano, perché Battisti è e resta un
criminale, c'è un altro comportamento vergognoso da evidenziare, ed è quello della
Francia». Questo un'estratto della lunga intervista ad Antonio Di Pietro sul
"caso Battisti", il latitante membro dei Proletari armati per il comunismo condannato
all'ergastolo per 4 omicidi e scomparso dalla sua abitazione parigina dopo l'estradizione.
L'intervista è disponibile sull'ultima puntata di Dossier, il settimanale di
approfondimento di ParvapoliS, oggi alla sua ultima presenza online. Cliccando
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si otterrà, al costo di 1,30 euro + Iva, il codice di accesso valido per un'intera giornata.
Elisabetta Rizzo
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