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Latina. Corridoio Tirrenico. Angelo Bonelli: «È solo uno spot elettorale di Storace e i suoi. Più che i lavori possono partire i lavoretti»

Ancora uno spot elettorale di Storace: il presidente della Regione ha annunciato il via alla realizzazione dei primi due lotti del Corridoio Tirrenico Meridionale, ovvero 20 Km da Aprila a Campoverde ed altri 10 Km relativi lo svincolo Cisterna-Valmontone. Ma con quali soldi? Si sostiene che il CIPE ha già finanziato uno stralcio per 256 milioni di euro per il Corridoio, ma nella delibera del 29 settembre scorso si parla solo di assegnazione di "un primo finanziamento". Lo afferma in una nota Angelo Bonelli, Capogruppo dei Verdi alla Regione Lazio. «È una vergogna annunciare come uno spot elettorale opere non completamente finanziate e sulle quali grava anche la bocciatura da parte dell’Unione Europea - dichiara Bonelli - hanno inviato lettere all’Italia il Commissario per il Mercato Interno, Bolkstein (costituzione in mora per la violazione della normativa comunitaria in materia di appalti pubblici e concessioni sulle procedure di affidamento della Regione Lazio ad Arcea Lazio) e il Commissario all’Ambiente Wallstrom (palese contrasto fra il decreto legislativo 190/2002 in materia di valutazione impatto ambientale e la direttiva europea 85/337). Senza contare poi la pendenza costituita dalla sentenza Tar su ricorso dell’Ance, per sospetto di illegittimità delle procedure assegnazione. Anche se si trattasse di 256 milioni - prosegue Bonelli - ovvero il 10% del costo dell’intera opera (2.577 milioni di euro) parliamo si spiccioli che in realtà, anche aggiungendo il contributo privato, non coprono neanche gli oneri di progettazione, per gli espropri e gli indennizzi da pagare ai molti cittadini colpiti dal passaggio di questo mostro di cemento. Oltretutto si tace, fatto gravissimo, che per le opere strategiche della legge Obiettivo (come il Corridoio), la stessa finanziaria stabilisce un limite di spesa per l’esercizio finanziario che non potrà superare complessivamente i 450 milioni di euro. Ciò significa che se tutte le opere strategiche dovessero partire, non sarebbe disponibile la liquidità per coprire neanche le rate annuali dei mutui. Siamo di fronte quindi a risorse virtuali che non consentiranno di avviare l’opera. Ma ciò che vogliamo denunciare - conclude Bonelli - è che i risultati saranno gravissimi per i cittadini: si sprecheranno soldi per realizzare una minima parte del progetto che rischia poi di non essere più finanziato e lasciare nuove cattedrali nel deserto, mentre la statale Pontina sarà lasciata nelle medesime disastrose condizioni ancora per anni. I Cittadini devono sapere che anziché utilizzare tutti i fondi e le risorse disponibili per il progetto più veloce, più urgente, e col miglior impatto sociale e ambientale, ovvero l’adeguamento della Pontina, Storace e il centro destra hanno preferito la strada più lunga e il progetto più faraonico, quello di una nuova autostrada senza avere i fondi necessari, senza riguardo per agricoltura, ambiente e paesaggio, ed oggi si apprestano a varare un inutile frammento di un’opera inutile e dannosa».

Claudio Ruggiero


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