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Gaeta. Parco: il caso Elios. Gallinaro a Magliozzi: «Si rescinde un contratto senza avere alternative. E 6 persone intanto sono già a spasso»

Il presidente del Circolo gaetano di Legambiente Beniamino Gallinaro ha scritto al Sindaco Magliozzi: «Come lei ben sa, a suo tempo criticammo l’istituzione del Parco della Riviera d’Ulisse in quanto parco "spezzatino" nato dalla fusione del Parco regionale Urbano di Monte Orlando, del Parco Regionale Suburbano di Gianola-Monte di Scauri e dal Monumento naturale Promontorio Villa di Tiberio e Costa Torre Capovento-Punta Cetarola: tre aree protette giustapposte, che non hanno alcuna contiguità fisica; ognuno dista dall’altra di oltre una decina di chilometri. Legambiente propose, in alternativa, con un documento inviato alla Regione Lazio di istituire un reale parco del litorale che comprendesse anche i laghi. Profeticamente scrivevamo che il nuovo parco nasceva gia con il marchio di chi lo gestirà politicamente ed amministrativamente e che Monte Orlando sarebbe stato alla fine il vaso di coccio tra due vasi di ferro nonostante rappresentasse sicuramente tra le tre aree l’elemento più dinamico. La vicenda relativa alla risoluzione del rapporto Tra l'Ente Parco Riviera di Ulisse e cooperativa Elios è un’ulteriore conferma di quanto sopra affermato. Come certamente Le è noto il consiglio direttivo del Parco della Riviera di Ulisse con delibera 51 del 16.12.04 “licenziava” la cooperativa Elios a partire dal 1 gennaio 2005 ( un preavviso di soli 15 giorni!) La cooperativa Elios è nata con il Parco di Monte Orlando e, da sempre, con notevoli sacrifici, anche economici, ha gestito i servizi del Parco (manutenzione, bus - navetta, apertura Mausoleo e laboratorio ecologico, parcheggio). È sopravvissuta a tutte le amministrazioni, di ogni colore politico, che hanno retto Gaeta in quanto ne veniva riconosciuta la professionalità e la serietà nell’impegno. Da un momento all’altro, con atto formale e burocratico almeno 6 lavoratori si trovano disoccupati, con la beffa che nessuno attualmente svolge i servizi da loro assicurati. La beffa è ancora maggiore perché si parla di una nuova cooperativa da costituire per svolgere tali servizi! Eppure nel consiglio comunale, dedicato al Parco, del 5 agosto 2004 il consigliere Sasso, anche nella sua veste di vicepresidente dell’Ente Parco Riviera d’Ulisse, rassicurava il cons. Di Maggio sul mantenimento dei livelli occupazionali nel Parco affermando testualmente (cito dal verbale della discussione): il direttore dell’area protezione civile e ambiente ci ha garantito tutta una serie di finanziamenti mediante i quali potremo sicuramente mantenere le persone che ci sono, sia all’interno delle cooperative, e cercheremo ancora di più di incrementare quelle che sono le persone all’interno dello stesso mediante tutta una serie di progetti di autofinanziamento. Al di là delle chiacchiere e di fantomatici progetti di autofinanziamento la realtà è chiara: almeno 6 persone sono disoccupate e nessuno, dico nessuno, attualmente svolge i servizi da loro un tempo assicurati. Si rescinde un contratto senza avere alternative! Mi rivolgo a Lei, in quanto membro della comunità del Parco, perché faccia chiarezza con il Parco su tale vicenda e induca il ritiro del provvedimento.

Mauro Cascio


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