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Latina. Stregati da Proietti. Pino Quartullo: «Sono stato in vacanza a Palermo pur di essere credibile col dialetto». Funziona la cura Barbareschi
Davanti le Telecamere di ParvapoliS Pino Quartullo, a Latina per la Stagione
di Prosa con "Stregata dalla luna" di Gigi Proietti.
Uno spettacolo ben riuscito... «È la prima riduzione teatrale nel mondo. Tutti
ricorderanno il film con Cher e Nicolas Cage. Devo dire che Proietti ha fatto
un ottimo lavoro. Ha scelto dei bei nomi. Con me c'era Sandra Colodel, Isa
Barzizza. Un testo molto corale ed era importante fare un cast così. Abbiamo
fatto tutti i siculi, con i baffetti». Un buon siciliano il tuo...
«L'estate scorsa sono stato a Palermo in vacanza. E mi hanno aiutato amici ed
amiche palermitane. Io adoro tutti i dialetti del sud. Il siciliano mi mancava».
Una bella esperienza... «Sì, lavorare con Proietti è sempre un accrescimento.
Speriamo che ricapiti l'occasione». Iniziative future?
«A marzo mettiamo in scena un testo particolare, al Piccolo Eliseo di Roma. Un adattamente da Hallo Denise
che io ho riadattato in un lavoro che si chiama "Prova a Chiamarmi". Tante persone che si sentono
per telefono e non escono nemmeno più di casa. Una piece simpatica ma inquietante».
È un riadattamento cinematografico. Eppure ci sono tanti giovani autori nella
nostra drammaturgia: Alberto Bassetti, Duccio Camerini...
«Sì, ma molti autori i loro testi se li portano in scena da soli. Chi scrive
dirige, interprete. Sul contemporaneo uno si deve adattare».
Claudio Ruggiero
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