Parvapolis >> Politica
Latina. La sinistra che non c'è. Luigi Gallo: «Più che l'anchorman televisivo dovevano puntare su una letterina, con le "misure" del territorio»
«Dopo l’atto di coraggio umano e politico del Sindaco Vincenzo Zaccheo nell’affrontare e risolvere un problema che da oltre venti anni gravava sull’immagine e sulla
economia immobiliare del quartiere Nicolosi, l’amministrazione cittadina comincia a guardare con particolare attenzione al nucleo di fondazione. Dopo l’avvio dei grandi
progetti del Sindaco, osteggiati in quanto non percepiti come veri e propri capisaldi su cui "rifondare" la città
e prepararla ai prossimi cento anni di vita, gli Assessorati del comune di Latina cominciano con una certa costanza a svolgere quelle mansioni "spicciole" che, sommate,
rappresentano i punti di riferimento attraverso i quali i cittadini valutano l’operato di una amministrazione.
Piccole cose dunque, che rappresentano l’attenzione e la vivibilità di una città,
ma forse, i nostri assessori dovrebbero cominciare attraverso atti ed iniziative,
ad essere all’altezza del Sindaco che li guida.
Forse, vale anche la pena spendere due parole per l’opposizione che, dall’inizio di questa legislatura ha assunto un ruolo disfattista ed impropositivo, arroccandosi
in una posizione deleterea anche per il proprio elettorato: i toni usati nella diatriba politica sono sempre gli stessi da sessanta anni e ormai non fanno più presa
nemmeno su chi non è ancora deciso su chi esprimere il proprio consenso elettorale.
Qualche tempo fa venne sollevato con forza dai cittadini residenti nella prima circoscrizione, il problema della massiccia presenza di extracomunitari nel quartiere Nicolosi;
i Consiglieri circoscrizionali di Alleanza Nazionale proposero un controllo dei contratti di affitto in quella zona, questo per portare a galla, qualora ci fossero,
situazioni in cui un locatore affittasse il proprio immobile a molti extracomunitari contemporaneamente condannandoli a condizioni di vita realmente disumane
con l’illusione di una vita civile...
Per l’opposizione fu una proposta razzista... a voi la giusta riflessione.
Impropositivi, incoerenti, e per nulla legati al territorio, alla città, alla provincia,
tanto è vero che l’opposizione propone la divisione del nostro territorio con un sud della provincia autonomo e staccato da quella naturale centralità politico- istituzionale
che le è stata affidata al momento della sua fondazione.
Non è la faceta repubblica dei monti lepini, ma un serio tentativo di versare in due bicchieri il contenuto di uno solo...
Non ci sembra costruttivo commentare oltre iniziative che tendono a dividere,
speriamo solamente che alla guida della "provincia del sud" non candideranno il solito giornalista, o l’anchorman di turno, ma una bella "letterina" che abbia le "misure" del territorio.
È invece piuttosto interessante, il percorso da fare per risvegliare anime e intelletti di quella parte della provincia, ascoltarli ed incoraggiarli a recuperare quell’elettorato di
centro-destra sostenendo i loro progetti le loro idee.
Aprirci a visioni politiche che rientrano nella impostazione che il centro-destra si è dato e discutere su come valorizzare un territorio che sempre più assume un ruolo strategico e
che non ha eguali per il potenziale agricolo, ecoturistico e tecnologico.
È necessario versare quel bicchiere d’acqua nel giusto vaso con il giusto seme,
è necessario far diventare la nostra giovane età l’arma vincente che ci permetterà di consegnare ai nostri figli una provincia realmente moderna».
Antonio Pennacchi
|