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Sabaudia. Il bilancio delle beffe. I Democratici di Sinistra contro Schintu e i suoi: «Hanno venduto l'argenteria di casa per pagare i debiti»

Il Bilancio di Previsione 2005 presentato recentemente dalla maggioranza di centrodestra di Sabaudia non lascia spazio a dubbi. Esso attesta in maniera inequivocabile il fallimento della politica economica della destra al governo di Sabaudia negli ultimi dieci anni. Con le tasse ai massimi livelli e perseverando in una politica di spesa corrente a dir poco folle, ora si sono impegnati a vendere grandissima parte del patrimonio immobiliare dell’Ente comunale. In pratica vendono l’argenteria di casa per pagarsi i debiti». È quanto sostengono in una nota i Democratici di Sinistra. Verranno introitati milioni di euro (solo sulla carta perché non sono entrate certe) dall’alienazione dei terreni di Molella, che allo stato attuale non sono nemmeno sanciti come proprietà del Comune, imponendo prezzi secondo noi esorbitanti che metteranno in difficoltà tanti cittadini di Molella; Faranno nuovamente cassa (solo sulla carta perché non sono entrate certe), con le alienazioni dei negozi (ma non sono entrate certe) situati in Via Torino e dintorni e, udite udite, vendono a privati l’ex- Pronto soccorso, ora sede del Comando della Polizia Municipale e del Centro anziani. Tutto questo condito con una relazione programmatica ridicola, fatta delle solite mirabolanti promesse che saranno puntualmente disattese. Non è emerso nulla per rilanciare l’economia stagnante della città. Nulla sarà fatto per invertire la tendenza al turismo di massa degli ultimi anni. Nessun progetto è stato varato per un serio recupero urbanistico del Centro Storico, a Sabaudia proliferano solo mini-mini appartamenti e cantieri edilizi! Ricordiamo poi gli svariati avventurismi politici fatti negli ultimi tempi che denotano il disinteresse dell’ amministrazione di destra verso i veri problemi di Sabaudia. Ad esempio la società S.T.U. per la gestione del Lago di Paola, fatta appositamente per aggredire l’ambiente. Oppure la fantomatica società C.r.e.s.u.s. a cui dovrebbero essere dati in gestione dal Comune tutti i servizi e gli appalti relativi la Cultura, lo Sport e il Tempo Libero, approvata dalla maggioranza malgrado essa sia basata su una norma incostituzionale già segnalata da “L’Altra sabaudia per L’Ulivo” (art 113bis del DLgs 267/2000, vedi sentenza C.Cost. 272/2004) e che si rivelerà un nuovo pozzo senza fondo per i disastrati conti del Comune. L’unica cosa in cui sono riusciti benissimo è soddisfare le ansie degli amici! Questa è la vera politica di sviluppo e programmazione della destra!

Rita Bittarelli