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Latina. Baby Gang, vietato abbassare la guardia. Moscardelli: «Un'azione politica a vasto raggio con la collaborazione delle scuole»
Gli interventi e la pressione dell’opinione pubblica sulla vicenda “baby gang” ottengono risultati temporanei, mentre il conseguente calo di attenzione comporta una ripresa
del fenomeno che può e deve essere contrastato, a condizione che ognuno faccia la sua parte.
Racconta Claudio Moscardelli: «Sono stato contattato da un responsabile provinciale di un’organizzazione sociale che mi ha sollecitato un nuovo intervento sulla questione,
perché a sua volta interessato da due famiglie i cui figli sono stati vittime di taglieggiamenti davanti alle scuole. Non possiamo però continuare con interventi a singhiozzo e occorre
agire in modo più organico e non possono bastare i vertici del comitato per l’ordine pubblico che cercano di dare risposte, che evidentemente necessitano di un supporto politico
convinto. L’azione politica deve essere esercitata a più vasto raggio al fine di far collaborare le famiglie e i giovani nel denunciare tutti gli episodi che si verificano. Per favorire
questa collaborazione è necessario attivare incontri immediati presso le scuole attraverso un team che veda impegnati operatori di polizia e dei servizi sociali del Comune, in
collaborazione con le scuole, per fare opera di sensibilizzazione del fenomeno e per incentivare le denunce di ogni reato da parte dei giovani e delle famiglie, che vanno coinvolte
per monitorare e intervenire presso i figli al fine di attivare subito le forze dell’ordine. Il “controllo del territorio” da parte di queste bande continua e i ragazzi continuano a piegarsi
alle richieste di consegnare telefonini, orologi, maglioni, giubbotti o il motorino. Non è cresciuto il livello di denuncia alle forze dell’ordine e dobbiamo intervenire. Offriamo ai
cittadini un contesto di impegno corale delle forze politiche, dell’Amministrazione Comunale e delle le forze dell’ordine, che debbono contrastare queste baby gang colpendo
ogni comportamento in violazione della legge in modo sistematico e continuativo. D’accordo con i consiglieri Comunali Messina e Lecce con il Coordinatore cittadino del partito
Mauro Ghisio depositeremo domani al Sindaco e al Presidente del Consiglio Comunale la richiesta di riunire il Consiglio Comunale affinchè venga concordato un pacchetto di
iniziative e sottoscritto un documento da inviare al Ministro dell’Interno, al Prefetto, al Questore e al Comandante dei Carabinieri. Le nostre proposte in tema di politiche di
sicurezza sono rimaste lettera morta e sollecitiamo il Sindaco a confrontarsi per addivenire alle decisioni necessarie in Consiglio Comunale. Ricordiamo le nostre proposte
1) perseguire costantemente, con stanziamento di fondi ogni anno, l’obiettivo del pieno organico della Polizia Municipale, al fine di attivare un servizio 24 ore su 24, utile
ai fini di un’efficace prevenzione, non limitata ad impegni episodici o solo in alcuni orari della giornata; 2) l’istituzione di un responsabile delle politiche per la sicurezza; 3)
l’istituzione di un numero verde a cui i cittadini possano segnalare problemi e disagi; 4) il coinvolgimento delle scuole per un’opera di educazione alla legalità e alla
formazione civica che concorra a rafforzare il tessuto civico di fronte alla criminalità».
Elisabetta Rizzo
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